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È stata forse la gara più spettacolare della stagione con un testa a testa che ha tenuto tutti con il fiato in gola. La caduta a sei giri dalla fine è stato il colpo di scena che ha condizionata Gara 2, costringendo Toprak ad alzare bandiera bianca.
È accaduto in uscita dalla curva 2, dove il numero 54 è stato sbalzato dalla propria R1, lasciando campo aperto al successo di Bautista. In merito all’accaduto Toprak ha spiegato il quanto.
“Peccato davvero per come sia finita – ha detto Toprak – mi stavo divertendo nel duello con Bautista perché mi sentivo forte e sapevo di poter vincere. Purtroppo però è finita nella maniera peggiore, perché ho avuto blister alla gomma posteriore e questa cosa ha comportato la foratura. Una volta che poi la gomma è scoppiata sono finito a terra. È andata così e non ci posso fare nulla”.
Il dispiacere è grande da parte sua.
“Una cosa del genere non mi è mai accaduta prima d’ora e nemmeno me la riesco a spiegare. Sinceramente non capisco quanto sia successo. Dispiacere davvero tanto perché potevo vincere invece sono caduto. Probabilmente noi consumiamo le gomme più della Ducati, ma in passato sono riuscito a vincere spingendo con la SC0. È andata così e c’è poco da fare”.
Sta di fatto che Toprak è stato protagonista di una grande sfida con duello.
“Oggi ero tranquillo e sereno perché sapevo quale fosse il mio potenziale, soprattutto dopo la gara sprint. Alvaro era molto forte in rettilineo, ma io sapevo di essere competitivo in staccata e tutte le volte ho cercato di chiudere e frenare meglio di lui. Questa volta sono stato sfortunato”.
Il ko di Gara 2 ha vanificato il recupero delle ultime 3 gare.
“A dir la verità non penso al Mondiale, ma solo a divertirmi e a vincere le gare. Questo è il mio obiettivo, ovvero puntare sempre al primo posto. Attualmente Alvaro ha un vantaggio importante, ma io non penso ai numeri”.
Nonostante l’errore, quest’oggi Toprak ha dato spettacolo.
“In curva 1 sapevo che Alvaro sarebbe stato forte per via della potenza in rettilineo, ma io ero consapevole di quale fosse il mio potenziale in staccata. Tutte le volte ho sempre cercato di tirargli la staccata, rimanendo all’interno. Poi si è inserito lui, ma io sono subito andato al contrattacco all’esterno e l’ho superato nuovamente. Da quel momento in poi il mio vantaggio era salito a quasi mezzo secondo ed ero tranquillo, ma soprattutto consapevole di quale fosse la mia gara. Come ho detto potevo vincere, ma ci si è messa di mezza la gomma”.
