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MotoGP, Pol Espargaró: “Non esiterò a farmi da parte se non otterrò buoni risultati”

“Provo un mix di emozioni a essere a Silverstone, mi mancavano l’adrenalina e le gare. So di dover portare dei risultati e gli sforzi compiuti da Pierer Mobility. Voglio vederli brillare e farò un passo indietro se non otterrò buone performance”

MotoGP: Pol Espargaró: “Non esiterò a farmi da parte se non otterrò buoni risultati”

Comincia a Silverstone la stagione di Pol Espargaró. Il pilota catalano ha ricevuto l’idoneità nella visita medica di questa mattina ed è finalmente pronto per affrontare il suo primo weekend di gara, dopo le gravi lesioni riportate nell’incidente sofferto a Portimao, Round di apertura del campionato.

“La mia estate è stata un po’ più lunga di quella degli altri, le mie vacanze sono durate di più delle loro. È passato tanto tempo dall’ultima volta che sono salito sulla moto e non ero mai stato lontano da questo mondo così a lungo, nemmeno durante l’inverno. Non vedo l’ora di riprendere la mia routine, ricominciare a gareggiare, sentire le farfalle nello stomaco e riprendere a lottare contro questi piloti, che sono i migliori piloti al mondo. È la cosa più bella di tutte”, ha commentato il pilota spagnolo in conferenza stampa. 

Il fatto stesso di poter tornare in gara rappresenta una vittoria per il 32enne, che ha raccontato cosa significa per lui essere a Silverstone dopo il complicato recupero dall’incidente.

“Provi un mix di emozioni a ritornare qui e vedere tanti amici con cui trascorri tanti momenti, visto che passiamo più tempo qui che a casa. È una parte della mia famiglia, da cui sono stato lontano da Portimao - ha affermato Pol - Mi sono mancate tanto l’adrenalina e i momenti di gara, dato che sono la mia routine da quando avevo 15 anni e ho iniziato a correre e viaggiare. Sono stato via a lungo e questo mi ha permesso di trascorre più tempo a casa con la mia famiglia ed è stato bello, ma è stato anche un incidente spaventoso e una cosa come questa ti porta a riflettere su tante cose. Firmi un contratto quando vieni qui a correre e sai che queste cose possono a accadere, ma le vedi sempre come degli eventi lontani che non possono capitare a te, ma possono certamente farlo ed è difficile quando succede, ma è parte della nostra vita e del nostro sport. Sono momenti su cui si fondano le carriere dei piloti e proverò a superarlo”.

Dopo essersi allenato con una supersportiva sul tracciato di Barcellona, e essere tornato in sella alla sua RC16 per qualche giro dimostrativo durante il Festival of Speed, il pilota iberico non vede l’ora di riprendere i suoi automatismi e capire qual è il suo livello attuale su una MotoGP.

“È stata la prima volta per me a Goodwood, non me l’aspettavo così grande e bello. C’erano tantissimo moto, auto, rally e i migliori piloti al mondo. È stato bellissimo. Un evento pazzesco - ha chiosato il minore dei fratelli Espargaró - Devo ringraziare il tracciato di Barcellona per essere stato parte del mio recupero e avermi aiutato molto, permettendomi di girare da solo nonostante i numerosi impegni. Ho guidato lì un paio di volte per cominciare a capire come si comportava il mio corpo ed è andato tutto abbastanza bene. Non ho recuperato il 100% della mia potenza ma ci sono vicino. Non mi sento proprio come prima a livello fisico, ma è un processo d’adattamento. Ho bisogno di tornare e vedere come risponde il mio corpo alla MotoGP, che è completamente diversa da una moto stradale. La velocità è incredibile e la potenza in frenata e in accelerazione non sono comparabili a quelle di nessuna altra moto. Non vedo l’ora di montare in sella e vedere a che velocità sono arrivati gli altri”.

Osservare i suoi compagni di squadra in azione guardando le gare in TV non è stata un’impresa delle più semplici per l’alfiere del team GasGas Factory Racing Tech3, ma è stata sicuramente una delle motivazioni che lo hanno spinto a rientrare al più presto.

“Le prime gare non ho fatto molta fatica a guardarli da casa perché hanno sofferto un po’ e in Argentina, o in America, non hanno performato benissimo, anche se hanno ottenuto dei buoni risultati. Poi è arrivata l’Europa e a Jerez e Le Mans hanno cominciato a volare ed è stato abbastanza difficile guardarli correre da casa, sapendo che sarei potuto essere lì a lottare con loro - ha ammesso Pol - Sono molto felice del fatto che abbiano fatto un gran lavoro durante l’inverno. So quanti sforzi ha compiuto il Gruppo Pierer Mobility e meritano questo risultato ancora di più. Darò anch’io il mio contributo d’ora in avanti, sperando di migliorare il più possibile la moto, lottare per buoni risultati ed essere lì davanti il prima possibile”.

Se il livello di competitività della moto non è in dubbio, la vera incognita saranno le prestazioni che riuscirà a ottenere Espargaró, a cui Stefan Pierer ha promesso un’altra stagione in caso di buoni risultati in questa seconda parte di stagione.

“È chiaro che siamo in MotoGP e dobbiamo performare. Non è stata una sorpresa per me, sono qui da circa 10 anni ormai e ho sempre saputo che se ci volevo restare dove portare dei risultati. È l’unico modo, specialmente nella mia posizione in cui ho corso poco per via dell’infortunio - ha commentato il catalano - I dubbi ci sono per tutti, me incluso e sono io il primo che vuole ritornare nel mio solito stato. Ho un contratto firmato per il 2023/2024, ma se non riuscirò a ottenere delle buone performance mi farò da parte. Amo questa azienda. Sono solo uno dei loro piloti, ma mi sento parte di questa famiglia e non esiterò a farmi da parte se i risultati non fossero ottimali, perché voglio vederla brillare”.

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