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SBK, BMW pensa a Sylvain Guintoli per il suo nuovo test team

Il Direttore di BMW Motorrad, Marc Bongers, ammette l’interesse della Casa Bavarese per il 41enne francese, per anni collaudatore della Suzuki GSX-RR: “È uno dei piloti con cui stiamo trattando”

SBK: BMW pensa a Sylvain Guintoli per il suo nuovo test team

È ormai cosa nota che BMW stia facendo le cose in grande in vista del 2024, anno in cui accoglierà in squadra Toprak Razgatlioglu. L’anno della rivoluzione per la Casa dell’Elica, che se sul fronte dei piloti deve ancora definire le line-up della squadra ufficiale e del team Bonovo Action, ha già iniziato a lavorare alcramente sulla propria struttura interna, rivedendo e ampliando l’organizzazione del Reparto Corse, che si prepara ad accogliere il nuovo Direttore Tecnico Christian Gonschor.

Un progetto che punta a portare il costruttore tedesco ai vertici del campionato passando attraverso l’ottimizzazione delle sinergie tra BMW Motorrad Motorsport e i dipartimenti di sviluppo e di test di Monaco e Berlino; e il perfezionamento della M1000RR, grazie alla creazione di un test team indipendente. Una squadra che potrebbe vantare tra le sue fila un pilota d'eccezione come l’esperto Sylvain Guintoli

“Il team di collaudo è in fase di costruzione. Sia per quanto riguarda la struttura, che il resto. Non abbiamo ancora svolto alcun test. Non è stata presa alcuna decisione nemmeno su un possibile pilota” ha spiegato il Direttore di BMW Motorrad, Marc Bongers, in un’intervista a Motorsport-Total.com.

L’olandese non ha voluto scoprire troppo le carte, ammettendo però l’interesse della Casa per il 41enne francese, attuale portacolori della formazione Yoshimura SERT nel Mondiale Endurance: “Siamo in trattativa con diversi piloti e lui è uno di loro. È stato collaudatore alla Suzuki per molto tempo e ha molta esperienza.

Proprio i trascorsi del transalpino come collaudatore della Suzuki GSX-RR, che ha contribuito a sviluppare dal 2018 all’addio alla MotoGP della Casa di Hamamatsu, potrebbero rivelarsi un’arma in più per la BMW, che aggiungerebbe il know-how di Guintoli a quello derivato dalle esperienze pregresse dei suoi piloti.

“Si riceve sempre qualche input da altre marche. Lo abbiamo visto con Mickey, Scott, Garrett e Loris, che provenivano da Yamaha e Ducati - ha osservato Bongers - Ogni tanto però le dichiarazioni dei piloti si basano anche sulla concezione della propria moto e non è una cosa che si può cambiare da un giorno all'altro”.

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