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MotoGP, Lecuona: "Rins mi ha dato una mano nei box, la Honda non è malaccio"

“Rispetto a Silverstone sta andando meglio. Siamo tutti vicini e nel complesso sono contento perché non sono ultimo. Nel mio giro migliore ho anche fatto un errore che mi è costato tre decimi, per cui mi sento fiducioso pensando ai progressi che potremo fare domani mattina”

MotoGP: Lecuona:

di Chiara Rainis

Al suo quarto weekend in MotoGP con la Honda dell’infortunato Alex Rins Iker Lacuona ha chiuso la prima giornata di prove libere dell’Austria con il sorriso sulle labbra, sebbene i riscontri cronometrici delle due sessioni finora disputate lo abbiano collocato in 23esima e 22esima posizione.

A soddisfarlo anche le modifiche apportate al tracciato nonostante qualche difetto già presente. “Mi piace la pista di adesso non fosse per i sobbalzi, il che è strano trattandosi di parti nuove. In generale la prima chicane è diventata più sicura, mentre la seconda è divertente. Il fatto che abbiano spezzato la sequenza rettilineo/curva ha reso il tracciato speciale. Onestamente l’ho apprezzato molto”.

I ritocchi strutturali non sembrano aver richiesto un’alterazione dell’approccio. “Tra il lavoro in pista e i video dell’altro anno ho potuto fare una comparazione sulle linee e non mi sembra ci siano problemi di quel tipo”.

Forse anche per lunghezza ridotta del circuito, il gap dalla concorrenza non è stato particolarmente ampio. “Rispetto a Silverstone sta andando meglio. Siamo tutti vicini e nel complesso sono contento perché non sono ultimo. Nel mio giro migliore ho anche compiuto un errore che mi è costato tre decimi, per cui mi sento fiducioso pensando ai progressi che potremo fare domani mattina”.

A dargli una mano c’è pure il titolare della sella che oggi ha tra le mani, Alex Rins, presente al Red Bull Ring. Stamane Alex mi ha dato alcuni consigli su come fare progressi per la prestazione. Lo ringrazio per essere lì a spiegarmi e a mostrarmi la differenza con gli altri hondisti. Globalmente i suoi suggerimenti si concentrano sullo stile”, ha considerato consapevole che c’è ancora tanta strada da fare. “Ho bisogno di imparare e a volte è difficile capire quando si sta girando. Chi è al box può invece guardare i dati, dunque il fatto che lui mi dica dove vado bene e dove dovrei comportarmi diversamente è un aiuto.  Diciamo che ci sono dei dettagli da sistemare, ma la moto non è malaccio anche se, certamente, non è la più veloce del gruppo”.

Infine sulla difficoltà a fermare la RC213 V apparse chiare dalle varie riprese tv su Marquez, lo spagnolo ha concluso: “Effettivamente è così nelle frenate forti, ma non ho ancora visto le immagini e non posso commentare. Stasera vedremo cosa cambiare in termini di linee e altro, ma per adesso non posso dire niente. Ho bisogno di tempo”.

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