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MotoGP, Morbidelli: "sorpreso che il mio futuro interessi più del mio Gran Premio"

"Ho fatto una buona gara, con tanti sorpassi. Mi fa riflettere che quanto avviene fuori dalla pista sia più allettante della corsa in sé. E’ triste che in tanti mi abbiano chiesto del mio futuro. Per me non si sta dando il giusto peso all’azione"

MotoGP: Morbidelli:

di Chiara Rainis

Undicesimo alla bandiera a scacchi del GP d’Austria Franco Morbidelli non ci ha risparmiato una stoccate quando gli abbiamo domandato del suo 2024 ora che è certo che lascerà la Yamaha a fine stagione.

Mi fa riflettere che quanto avviene fuori dalla pista sia più allettante della corsa in sé. E’ triste che in tanti mi abbiano chiesto del mio futuro”, ha affermato critico, ma con il solito garbo che lo contraddistingue. “Per me non si sta dando il giusto peso all’azione. Nel mio weekend sono successe moltissime cose, eppure l’attenzione è sulla moto che guiderò l’anno prossimo”.

A questo proposito l’italo-brasiliano ha scomodato la F1 facendo un paragone che dovrebbe servire da lezione. “Lì sanno esaltare le battaglie dei migliori, ma pure quelle del centro gruppo. Non ho la soluzione in mano, ma c’è da migliorare. Personalmente ho fatto una buona gara, con tanti sorpassi, ma sia io, sia i giapponesi, dobbiamo progredire. Per adesso la moto che pare avere meno margini di crescita è la Ducati”, ha considerato come in un flusso di coscienza pronto ad abbracciare più tematiche.

Tirata in ballo la Rossa di Borgo Panigale non poteva non arrivare la domanda sull’amico Bagnaia, stratosferico al Red Bull Ring con pole position e doppia vittoria tra Sprint Race ed evento domenicale.

Tutti quelli che dettano legge in MotoGP hanno qualcosa di particolare - ha analizzato - Ci sono quelli come Quartararo e  Marquez dotati una velocità e una potenza incredibili, e chi come Pecco che è in grado di fare sempre la mossa giusta al momento opportuno, oltre a lavorare in modo perfetto per ogni specifico circuito, a creare l’alchimia con il team e l’energia necessaria perché lo stesso si comporti al meglio e gli consenta di vincere sempre. Credo che sia questa la chiave del suo dominio ed è molto affascinante. Ha abilità e mentalità da campione, per cui si merita quanto sta ottenendo

Alla domanda su quale sia invece il suo di punto forte, il romano ha dato una risposta a sorpresa. “Se non lo si è notato significa che non ho dominato abbastanza”.

Stuzzicato ancora sul suo avvenire o meglio su cosa farà Zarco, ufficialmente fuori dalla Pramac e in fase di corteggiamento con Honda, il portacolori della Casa del Diapason, ha ribattuto secco: “Non mi interessa, sono ancora concentrato su quanto avvenuto in corsa”, facendo poi partire un raffronto con il compagno di box.

Al venerdì sono lento e mi dispiace, perché in questa maniera parto sempre arretrato, mentre Fabio riesce a scattare in posizione più avanzata, togliendosi da alcune problematiche, inoltre supera più facilmente e fatica meno con la gomma anteriore. Se spesso mi ha preceduto è proprio perché era anche scattato più avanti”.

Non particolarmente convinto della bontà della scelta imposta da Dorna dal round di Silverstone circa la pressione pneumatici portata a 1.9 bar all’anteriore e 1.7 bar al posteriore, in quanto “toglie performance e spettacolo”, Morbido ha chiuso la disamina scandagliando il suo gran premio. “Mi sono divertito e ho mostrato di essere forte in alcuni tratti”, ha detto. “Ho ancora l’adrenalina addosso. Ci tenevo a recuperare e a raggiungere il gruppetto con Espargaro e Miller. Purtroppo ci sono arrivato quando le coperture erano già finite. Ho comunque fatto dei bei sorpassi, specialmente quello su Pol alla curva 7, ma mi sono piaciuti pure quelli su Jack e Johann”.

 

 

 

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