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MotoGP, Luca Marini: "Il talento di Pedrosa non si discute, sarà tra i primi"

Il pilota della VR46 segna il 5° tempo del venerdì, è in Q2: "non avere una moto ufficiale? A volte è frustrante, ma il nostro pacchetto funziona ed è competitivo"

MotoGP: Luca Marini:

Il circuito di Misano è una di quelle tappe del campionato che i piloti italiani aspettano con trepidazione. Per l'atmosfera in primis, molti di loro ne conservano gelosamente i ricordi da piccoli, ma anche per le prestazioni che si possono raggiungere con le attuali MotoGP. Con un asfalto dall'aderenza incredibile, la differenza rispetto al circuito di Barcellona è come quella tra il giorno e la notte. Non è un caso quindi che Bezzecchi abbia infranto il precedente record della pista, ed anche Luca Marini abbia ottenuto un ottimo risultato chiudendo la prima giornata di libere a tre decimi dal compagno di squadra. Quinto al venerdì e conquistando l'accesso diretto in Q2, il fine settimana sul circuito italiano inizia col migliore degli auspici per l'alfiere della VR46.

"E' un ottimo risultato - esordisce Luca Marini - anche se sinceramente mi aspettavo qualcosina di più al pomeriggio. Col caldo ho sofferto tanto, avevo poca aderenza al limite della curva. In percorrenza a centro curva facevo fatica a risollevare la moto e a volte si impennava per via del vento, quindi lavoreremo su quello. Non faremo grandi sconvolgimenti al setup, ma abbiamo margine per guadagnare altri due decimi sul passo gara. Le sensazioni nel complesso sono ottime, iniziare così al venerdì è già un buon segno".

Misano poi è un circuito che il giovane pilota italiano conosce bene.
"Ormai sento sempre meno l'utilità di girare qui con una moto stradale, è impressionante ormai la differenza rispetto ad una MotoGP. Tutto è spinto all'estremo, dalle gomme ai freni, ai cambi di direzione, all'accelerazione. Credo che molta differenza invece la faccia il desiderio di noi italiani di fare bene qui, come è stato per gli spagnoli a Barcellona. Sarebbe bello avere un podio tutto italiano qui a Misano".

Meglio una moto stradale o la MotoGP?
"Per un pilota la risposta è scontata, la MotoGP, mentre al secondo posto come divertimento metterei la Moto2. Con una moto da strada noi piloti a questi livelli ci sentiamo limitati dal pacchetto tecnico, anche se la Panigale V4 rimane una moto incredibile. Per il pilota amatoriale forse girare in 1'35" potrebbe essere impossibile, ma per noi piloti arrivi ad un punto in cui le gomme e la moto raggiungono un limite. Con la MotoGP invece sembra che il limite non arrivi mai, non sai come ma sai che si può fare".

Sei tra i piloti con più conoscenza tecnica sulle spalle. E' frustrante per te dover correre con una moto non factory?
"Ammetto che in alcuni momenti lo è -risponde con un gran sorriso - specialmente quando arrivano degli aggiornamenti importanti. Da pilota il primo pensiero è che potrebbe darmi un millesimo ad ogni curva, non sembra molto ma sulla distanza di una gara fa la differenza. Ma va bene lo stesso, abbiamo un ottimo pacchetto moto ed il nostro potenziale è comunque ottimo".

Maverick ha lodato l'aderenza del circuito, che sembra migliorare anno dopo anno. Merito anche delle moto?
"Credo che qui abbiano fatto davvero un lavoro fantastico con l'asfalto, hanno utilizzato delle pietre ottime che si stanno assestando sempre meglio. Non penso che l'aderenza sia migliorata, ma sicuramente non si è degradato. Un buon indicatore è il colore, quando è nero c'è molto gripma l'aderenza del circuito non è tutto. Sarebbe bello se più circuiti avessero questo livello di performance, ma anche circuiti come Barcellona hanno il loro fascino. In fondo è un campionato del mondo, è giusto potersi mettere alla prova in condizioni anche diverse tra loro".

Oggi Pedrosa in pista è stato velocissimo, te lo aspettavi?
"Non l'ho mai incrociato in pista ma il lavoro che stanno svolgendo in KTM è incredibile. Ora è una moto incredibilmente competitiva, ed il talento di Dani ovviamente non è in discussione".

Chi vedi tra i rivali principali in questo fine settimana?
"Dani Pedrosa non mi ha sorpreso, già a Jerez aveva dimostrato di essere competitivo, sarà sicuramente nelle prime file. Anche nella sprint non sarà un avversario facile, il modo in cui accelera è incredibile ed anche la sua velocità sul rettilineo è ottima. Sia Maverick che Martin con la media al posteriore hanno mostrato il miglior passo gara, e ovviamente ci sarà anche Bezzecchi che oggi ha segnato il nuovo record della pista".

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