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MotoGP, Mir: “Qualcosa di positivo c’è, ma non so se è questa la strada da seguire”

“Siamo migliorati in qualche area con il nuovo telaio, ma siamo lontani dall’aver compiuto un grosso passo avanti. I problemi che avevamo sono ancora qui, sono solo migliorati un pochino”

MotoGP: Mir: “Qualcosa di positivo c’è, ma non so se è questa la strada da seguire”

Completata la prima metà della giornata di test a Misano, quel che emerge dal box della Honda è che la Casa giapponese ha compiuto dei piccoli, timidi, passi avanti in ottica 2024, ma non certo il grosso miglioramento di cui avrebbe bisogno. Nuovo telaio, vecchi problemi. Sì, perché nemmeno la nuova soluzione portata in Riviera è bastato a correggere i difetti della RC213V, che continua a far soffrire i suoi alfieri. Proprio per questo Joan Mir, pur mostrando un leggero ottimismo, non non nasconde una certa dose di timore per il futuro.

La situazione preoccupa un po’ perché è il primo test in cui abbiamo provato qualcosa di davvero diverso, che si comporta in maniera diversa, ma stiamo comunque soffrendo - ha ammesso Joan - È una moto con un concept differente, ma i problemi che avevamo sono ancora qui, sono solo migliorati un pochino”.

Tra i grossi problemi riscontrati da Mir, anche con il nuovo telaio, continua a esserci il grip al posteriore.

Con il grip va un pochino meglio, ma siamo ancora molto lontani. Questa moto si ferma un po’ meglio soprattutto con gomme usate e curva anche leggermente meglio. Anche se oggi pomeriggio non dovesse andare niente secondo i piani, questo secondo me potrebbe comunque rappresentare un piccolo passo avanti in ogni area” ha ammesso il maiorchino, ancora incerto però sul fatto che sia questa la strada da seguire per la prossima stagione: In qualche area siamo migliorati, ma siamo lontani dall’aver compiuto un grosso passo avanti. Mi sono sentito un pochino meglio con le gomme usate, con cui sono riuscito a essere un po’ più costante, però è soltanto il primo test. Abbiamo visto qualcosa di positivo, ma non so dire se questa sarà la strada che seguiremo l’anno prossimo perché dobbiamo ancora mettere tutto a punto. In ogni caso, ci servirà più aiuto se vogliamo essere dove vogliamo”.

Se il pomeriggio dovesse portare altri riscontri positivi, il Campione del Mondo 2020 non esclude la possibilità di terminare la stagione portando in pista il nuovo telaio con il motore attuale della RC213V, per portarne avanti lo sviluppo.

“Non so quale sarà la mia decisione sul telaio a fine giornata. Ma se tutto dovesse andare come da programma, perché no? Ho già detto che questa stagione è un po’ come un test, ha chiosato Joan, che pur faticando in sella alla Honda non vuole perdersi d’animo: Stare su questa moto è intenso, ma voglio provare le poche cose che ho da provare”.

Sulla lista delle componenti da portare in pista in giornata non sembra però esserci un nuovo propulsore.

“Se non dovessimo provare qui il nuovo motore vorrà dire che avranno meno tempo per svilupparlo da qui al prossimo test a Valencia - ha sottolineato il pilota iberico - Sarebbe meglio se avessimo un nuovo motore da provare per cominciare a capire la situazione, ma ci concentreremo su ciò che abbiamo. Se questa moto può funzionare con il vecchio motore significa che, probabilmente, non hanno portato il propulsore nuovo perché non apporteranno dei grandi cambiamenti. Proveremo a svolgere un buon pomeriggio per trarre le nostre conclusioni e vedere se può esserci d’aiuto alla fine della stagione. Dobbiamo migliorare nell’area dell’accelerazione, ma non è certo questo che chiediamo per l’anno prossimo”.

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