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SBK, Magny-Cours: il Bello, il Brutto e il Cattivo

La Ducati lo frena, ma lui non si spegne. Bautista risponde a Toprak negandogli il tris, ma per le Rosse non è tutto rose e fiori il weekend francese tra motori che saltano e sensori che vanno in tilt. Dal contagio c’è chi però resta immune

SBK: Magny-Cours: il Bello, il Brutto e il Cattivo

La Superbike è ripartita da Magny-Cours dopo un mese di pausa. Sul tracciato francese, che negli ultimi anni ha sempre regalato emozioni e duelli incandescenti, le premesse non mancavano e alla fine sono state rispettate. Tra colpi di scena, incidenti e bandiere rosse, Toprak e Bautista hanno catturato i riflettori della scena.

Per l’occasione, oltre al turco, lo spagnolo si è ritrovato a fare i conti con una Panigale che ha messo a dura prova i nervi dei suoi portacolori: da Bassani e Bautista, passando per il malcapitato Petrucci. Tra motori che saltano e sensori che vanno in tilt, c’è chi però tira un bel sospiro di sollievo, ovvero Nicolò Bulega, che festeggia al meglio la promozione in SBK con una doppietta al bacio.  

IL BELLO – Ad inizio settimana è arrivato l’annuncio del passaggio in Superbike, nel weekend ha poi dimostrato di meritarsi in pieno questa promozione. Nicolò Bulega ha messo a segno una doppietta micidiale in Francia, che gli consente di spiccare il volo nella classifica iridata, grazie ad un margine di ben 60 punti su Stefano Manzi. Il titolo della SuperSport sembra essere sempre più vicino. Il modo migliore per salutare la categoria.  

IL BRUTTO – Nonostante la rivalità in pista, Bassani e Rinaldi possono curarsi a vicenda le ferite e le sfighe del weekend. Axel è stato catapultato in aria dalla sua moto al venerdì mentre a mettere al tappeto Michael ci ha pensato il proprio compagno di squadra. Al romagnolo resta il rimpianto di un fine settimana sprecato, dove l’unico modo per lenire il dolore è il podio del sabato.   

IL CATTIVO – A Magny-Cours la Honda sfoggiava un nuovo telaio, ma a quanto pare serve ben altro per colmare il gap dalla concorrenza. Marquez lo ha fatto capire in MotoGP, siamo dell’idea che Vierge e Lecuona abbiano fatto lo stesso anche in Superbike. 

LA CONFERMA – Da inizio stagione ad oggi Alvaro Bautista è riuscito a vincere almeno una volta su ogni pista in calendario. Più conferma di così!

LA DELUSIONE – Sarebbe interessante capire cosa sia successo a Scott Redding dopo il settimo posto del sabato. Già, perché quella di domenica è stata la sua peggior domenica da inizio anno. Prima ha travolto il malcapitato Gerloff, poi è riuscito a fare record di long lap, portandone a casa ben tre. Infine la caduta con Aegerter. Meglio voltare pagina e ripartire da Aragon! 

L’ERRORE – Errare è umano e ogni tanto se lo ricorda anche Alvaro Bautista, che nella sprint della domenica ha tirato giù il proprio compagno di squadra, spianando la strada della vittoria a Toprak.  

LA SORPRESA – Se Redding si lecca le ferite, c’è chi in BMW può mostrare un mezzo sorriso. È il caso di Garrett Gerloff, protagonista a Magny-Cours del miglior weekend da inizio stagione ad oggi con tanto di ciliegina. Ci ha pensato quindi l’americano del team Bonovo a tenere alta la bandiera della Casa di Monaco in un fine settimana dove gli ufficiali si sono sciolti come neve al solo.

IL SORPASSO – Axel Bassani ne ha superati ben 11 nella sprint della domenica mattina. Per lui è record stagionale!

LA CURIOSITÀ – Non vogliamo essere gli ingegneri Ducati quando si ritroveranno in un ufficio a Borgo Panigale lunedì mattina. Bautista avrà anche vinto Gara 2, ma in Francia la Rossa a quattro cilindri ha pensato bene di fare le bizze tra motori che si rompono dopo nemmeno un giro, vedi Bassani sabato mattina e altri che si spengono, vedi Alvaro in Gara 1. Giusto per non farsi mancare nulla, Petrucci si è ritrovato a fare a pugni con la propria moto per colpa di un sensore. E che dire di Rinaldi, ritirato senza nemmeno sapere perché. Forse sarà colpa del troppo caldo:erano anni che a Magny-Cours non si registravano 34 gradi!

IO L’AVEVO DETTO – Bautista dopo Gara 1: “Non so se avevo il passo per stare con Toprak”. Mai fidarsi del campione del mondo.   

 

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