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MotoGP, Taramasso: "squalifica immediata dal 2024 per chi sgarra sulle pressioni"

"La sanzione non è stata voluta dalla Michelin, ma è una questione di sicurezza. I pochi test limitano lo sviluppo, e l'aumento di deportanza è stato impressionante. Per questo avremo un giorno di test in più. Nel 2025 arriverà una nuova anteriore"

MotoGP: Taramasso:

Tutti contro la regola sulla pressione minima delle gomme. Per una volta i piloti della MotoGP sono d’accordo e ieri, dopo la gara sprint a Sepang, il coro era unanime: sarebbe meglio abolirla. In questi casi, le dita sono puntate contro il gommista, cioè Michelin, che però non decide i regolamenti. Anche se ha caldeggiato questa norma (insieme ai team), ma per ragioni di sicurezza.

Ce lo spiega il responsabile Piero Taramasso: “era da anni che lavoravamo in questo senso per rispettare una pressione minima, ancora prima dell’introduzione della regola. È necessario perché se una gomma lavora sotto certi valori la carcassa flette maggiormente e c’è il rischio che si rompa, per questo dobbiamo assicurarci che non si vada sotto una certa soglia. Per molto tempo non ci sono stati problemi, poi c’è stato un periodo di deriva e a quel punto sia Michelin sia le squadre hanno chiesto di introdurre una regola che prevede delle sanzioni. È in vigore dal GP di Silverstone e posso dire che fino a ora ha funzionato bene, quindi quei valori si possono rispettare se c’è la volontà”.

La percezione da parte di alcuni è che questa regola sia stata introdotta perché le gomme non sono adatte alle attuali MotoGP.
È una questione di meccanica, qualsiasi pneumatico per funzionare ha bisogno di aria, ma c’è un limite sotto al quale non si può andare e vale per tutti i tipi di gomme, siano per auto, per moto, da competizione o stradali. Un altro punto, per me importante, è che il fenomeno fisico dell’innalzamento di pressione e temperatura quando si è in scia accade a tutti gli pneumatici, non importa la marca o il tipo, non ci si può fare niente. Infine, una cosa che tanti non tengono conto, è che l’attuale gomma anteriore viene usata in MotoGP da 7 stagioni ed era stata progettata per moto che avevano un certo carico aerodinamico e una certa velocità, ma negli ultimi due anni c’è stata un’evoluzione enorme. Infatti prima nessuno si lamentava di questo fenomeno e ora abbiamo addirittura abbassato il valore minimo di pressione, portandolo da 2 a 1,88 bar. Abbiamo potuto farlo analizzando i dati che possediamo ed è un abbassamento significativo, ma più in basso di così non si può andare”.

È tutta ‘colpa’ delle ali?
In parte, ma anche gli abbassatori hanno un ruolo importante perché tendono la gomma anteriore sempre sotto stress: prima poteva ‘respirare’ in accelerazione, ora ha sempre carico. Inoltre, i freni sono sempre più potenti, i dischi sempre più grandi ed emanano sempre più calore che influenza la gomma. Stiamo subendo questa evoluzione velocissima, per questo motivo stiamo lavorando su un nuovo pneumatico”.

La sua introduzione è prevista nel 2025, perché non prima?
È già stato provato dai collaudatori delle Case e i piloti lo avranno nei test a Valencia. Per validare una nuova gomma abbiamo bisogno di fare prove in diversi circuiti con diverse condizioni, non possiamo renderla subito disponibile. Ci sono sempre più gare e sempre meno test e per noi diventa difficile sviluppare un nuovo pneumatico, siamo troppo limitati e vogliamo che siano i piloti a provarlo, per questo motivo nel 2024 ci sarà una giornata di test in più al Mugello”.

I piloti dicono che il problema della regola sulla pressione delle gomme è che limita le loro prestazioni.
Li capisco, ma la pressione è un parametro da gestire come il consumo di gomme e benzina o lo sforzo fisico. Le corse sono sempre una questione di compromesso. È anche un gioco di squadra, dipende dalla bravura dei tecnici e dalla guida del pilota, lo sport è così. Tendenzialmente, ci sono moto che soffrono meno la tendenza ad innalzarsi della pressione, come KTM, Honda e Yamaha, e altre di più, come Aprilia e Ducati.

Il prossimo anno questa regola sarà ancora più stringente?
Questa è una stagione di transizione, per avere la sicurezza che il sistema funzionasse correttamente, quindi sono state messe regole più morbide. Dal 2024 alla prima infrazione ci sarà la squalifica, è una sanzione dura, ma non l’ha chiesta Michelin. Può fare scalpore perché in MotoGP è una novità, ma in altri campionati questa regola esiste già”.

Dopo la sprint di ieri tanti piloti si sono lamentati della pressione troppo alta.
“In verità non è andata così, ma non potevano saperlo non avendo ancora guardato i dati, era solamente una loro sensazione. Ieri tutte le pressioni e le temperature erano nella norma, solo 4 piloti hanno fatto un paio di giri a 2.1 bar, un valore non esagerato, la temperatura interna era intorno ai 100°, la normalità. Quella sensazione è stata causata dall’uso della mescola media all’anteriore con 53° sull’asfalto. La mescola era troppo morbida per quelle condizioni e quindi si muoveva, avrebbero potuto usare la dura con quelle temperature per avere più supporto e stabilità e un piccola perdita di grip al massimo angolo di piega”.

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