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MotoGP, Michelin: "Il nuovo asfalto in Qatar? È tutto da rifare, o quasi"

Piero Taramasso spiega le difficoltà: "da regolamento i piloti avranno un'opzione di gomme in più sia all'anteriore sia al posteriore. Ci sono varie domande a cui siamo ansiosi di rispondere"

MotoGP: Michelin:

I tecnici Michelin conoscono il circuito di Losail come le loro tasche, ma quest’anno cambia tutto perché la pista è stata completamente riasfaltata. Non avendo potuto organizzare test prima del Gran Premio, non rimane che aspettare domani per scoprire come si comporterà il nuovo asfalto. Il regolamento, in questi casi, viene in aiuto permettendo di portare un’opzione aggiuntiva di gomme sia all’anteriore sia al posteriore.

Il nuovo asfalto significa che tutto è da rifare, o quasi, in termini di scelta dei pneumatici e di messa a punto delle moto - spiega Piero Taramasso, responsabile Michelin nelle corse  - Poiché non conosciamo nulla di questo nuovo asfalto, abbiamo previsto, in conformità al regolamento tecnico, una specifica di gomme aggiuntiva. Pertanto, i piloti della MotoGP avranno l'opportunità di avere 4 opzioni di pneumatici anteriori invece di 3, e 3 posteriori invece dei soliti 2. Inoltre, il GP Qatar della  gara in notturna e a Losail, che si trova in pieno deserto, la temperatura del suolo si abbassa dopo il tramonto, passando da 45°C a meno di 20°C in un periodo di tempo piuttosto breve. Lavoreremo in modo opposto a quello che facciamo di solito: i piloti inizieranno usando le mescole più dure, poi affineranno le loro scelte usando opzioni sempre più morbide per individuare le migliori finestre operative”. 

Da parte nostra, dovremo capire il più rapidamente possibile quale sia l’usura e quali condizioni termiche saranno generate da questa nuova pista, per poter consigliare al meglio sulla scelta dei pneumatici per ogni situazione - continua taramasso - Un altro punto critico da tenere in considerazione è la sabbia portata sulla pista dal vento, che aumenta l'abrasività. Data la nostra esperienza sul circuito di Losail, non stiamo entrando in un territorio completamente sconosciuto e abbiamo fiducia nelle gomme che porteremo, ma è certo che questi cambiamenti sollevano alcune domande, alle quali siamo ansiosi di rispondere”.

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