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MotoGP, Binder: "Mi spiace per Di Giannantonio, è senza colpe"

Brad empatizza sportivamente col romano, con la sanzione è sul podio. "Sono andato lungo come se avessi fatto un long lap, troppo freddo e ho perso l'anteriore". Miller: "Pecco? un campione anche per essere rimasto in piedi con queste temperature. Dodici mesi fa mi davano fuori dalla MotoGP, avevano torto"

MotoGP: Binder:

Valencia 2023 verrà ricordata per molte cose, in primis la sfida per il titolo, vinta da un Bagnaia che ha saputo mantenere la calma sotto gli attacchi di Martin. La seconda però saranno le basse temperature del circuito, che hanno giocato un ruolo non da poco nelle prestazioni dei suoi rivali.

Lo sanno bene i due alfieri della KTM, che alla partenza avevano saputo sfruttare la loro buona qualifica dalla seconda fila per portarsi velocemente nel gruppo di testa. Poi le cadute degli avversari aprono lo spiraglio alle due KTM che hanno la possibilità di chiudere la stagione con una doppietta di peso.

I sogni però si trasformano presto in dramma, con Binder che perde aderenza all'anteriore andando largo e autoinfliggendosi un longlap che lo trascina in fondo alla top 10. Ironia della sorte, se si pensa che il sudafricano aveva già perso due podi in questo modo. Miller prende quindi la leadership della gara, ma verrà poi tradito dal cambio di direzione tra la 10 e la 11, lanciando la propria moto nella ghiaia.

Il sudafricano poi risale la classifica e si riporta ad un passo dal podio, chiude quarto dietro alla Ducati di Zarco. Solo molto dopo, a gara conclusa e premiazione già fatta, la sanzione a Di Giannantonio gli consegnerà il terzo gradino del podio. Il sudafricano però non ne sembra entusiasta, e con sportività empatizza con la sfortuna del pilota romano.

Cosa è successo oggi mentre eri in testa alla gara?
"Oggi abbiamo avuto lo stesso problema di ieri, l'anteriore si è raffreddato troppo ed ho perso aderenza - spiega Brad - ho iniziato ad avvertire molta vibrazione sul lato destro che per noi è un indicatore, non ho fatto a tempo a frenare che l'anteriore è scivolato via. Sono stato fortunato a rimanere in piedi nonostante sia poi stato obbligato a fare quel ridicolo long lap, ho perso tantissimo tempo perchè sulla vernice è davvero scivoloso. Fino a quel momento era stata una bella gara".

Non sei stato l'unico pilota ad accorgersi che le temperature sul tracciato erano molto basse.
"A essere brutalmente sinceri siamo quasi a Dicembre, siamo in inverno e questo non è uno sport invernale. Le temperature sono quelle che sono e ci siamo adeguati, in fondo è stato così per tutti".

In questa stagione hai perso dei podi per le sanzioni, oggi però ne hai ottenuto uno.
"Quest'anno ne ho persi due in questo modo, so come ci si sente e mi dispiace per Fabio , non penso abbia colpa, non è affatto divertente perdere un risultato in questo modo. In fondo il verde l'ho toccato - scherza poi il sudafricano - per quanto mi riguarda ho chiuso la gara quarto".

La KTM ha fatto un grande salto in avanti rispetto allo scorso anno, in questa stagione hai lottato per il podio molte volte e hai chiuso la stagione quarto. Sei soddisfatto?
"Direi di no, mi aspettavo molto di più, e sento che meritavamo molto di più in questa stagione, ma abbiamo anche commesso degli errori e ci siamo lasciati sfuggire delle opportunità. Con questo nuovo format tutti hanno commesso molti più errori, ma non vedo l'ora di mettermi alla prova nella prossima stagione. Sono convinto che abbiamo imparato molto quest'anno e credo che se saremo in grado di migliorare sotto alcuni aspetti saremo in grado di lottare per molto di più".

Cosa ti aspetti ora dai prossimi test?
"Vorrei ancora più aderenza quando sono al limite della piega. Credo sia ciò che ci manca, anche se è evidente che il pacchetto è migliorato sotto tutti gli altri aspetti, quindi mi sento quasi in colpa a chiedere ancora miglioramenti. Sono sicuro che martedì saremo i primi a entrare e gli ultimi ad andarsene, conoscendo KTM avremo moltissime cose da provare, è bello avere alle spalle una azienda che investe così tanto su di noi, credo che vogliano migliorare persino più di quanto lo vogliamo noi piloti".

Miller: a chi mi dava già fuori dalla MotoGP, oggi ho dimostrato che avevano torto

Anche Miller con la sua consueta ironia traccia un giudizio sulla propria gara e sull'andamento della sua prima stagione vestendo i colori KTM.
"Cosa sarebbe potuto succedere è un po' la storia della mia vita - interviene con ironia Miller - non lo penso veramente, è il mio modo di assimilare l'esito della gara, peccato perchè sarei stato l'unico pilota a vincere con tre moto di costruttori diversi. Come sempre in MotoGP si tratta sempre di salire in sella e vedere cosa andrà storto. Pensavo che nulla sarebbe potuto andare male stavolta. Quando ero con Brad in testa alla gara avevo un buon passo, poi ho cercato di prendere il largo nonostante mi fossi accorto che le temperature in pista erano molto fredde. Alla curva 4 sentivo di poter spingere nonostante un paio di momenti di incertezza, poi arrivato alla 11 nel cambio di direzione la moto mi è letteralmente volata via dalle gambe".

 Una stagione difficile quella dell'australiano, che forse si aspettava di più nel suo prima anno con la KTM.
"Mi sono fatto un piantino, è uno di quei giorni - commenta sconsolato - dodici mesi fa le persone mi davano già fuori dalla MotoGP, ed oggi sono caduto in testa alla gara a sette giri dalla fine, sono contento di aver dimostrato loro che avevano torto. Sarebbe potuto essere un modo dolcissimo di chiudere il weekend. Il team è stato incredibile per tutta la stagione, possiamo essere orgogliosi di questa stagione, hanno fatto sempre le ore piccole lavorando febbrilmente per riscrivere le mappe per cercare di rendermi felice e credo che i miglioramenti della moto l'abbiamo dimostrato quest'anno. Per loro è stata una vera sfida, per me lo è stata di meno potendomi limitare solo a dare il mio feedback sulle sensazioni, quindi a loro va il mio ringraziamento. Ora pensiamo ai test, avremo molte cose da provare, questa moto continuerà a migliorare, sono fortunato a lavorare assieme a questa azienda".

Cosa vorresti provare per migliorare questa KTM ai test?
"Le frenate, i cambi di direzione, l'aderenza e la potenza, ma non sono questo martedì, avremo tutto l'inverno per prepararci alla prossima stagione".

Dopo le molte cadute viste oggi, anche Jack Miller punta il dito sulla decisione di correre a Valencia in questo periodo dell'anno.
"Le temperature si sono abbassate molto nel pomeriggio, persino durante la gara giro dopo giro, fuori ora è già buio, ma non voglio cercare scuse, abbiamo gareggiato tutti nelle stesse condizioni e Pecco è diventato campione del mondo perchè ha saputo rimanere in piedi, e lo ha fatto per la maggior parte dell'anno" - conclude poi Miller.

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