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MotoGP, Bagnaia: "La GP24 mi ha tolto tutti i dubbi. Ora posso godermi Call of Duty"

"Avevo detto che Marquez avrebbe fatto il miglior tempo nel primo test sulla Ducati, mi sono sbagliato di poco. La nuova moto in alcune aree è già meglio della vecchia e ora si sente la potenza"

MotoGP: Bagnaia:

Pecco Bagnaia oggi, nei test di Valencia, non ha sfoggiato solo una livrea total black, ma anche una sedia dorata del box. Il campione del mondo si è accomodato sul suo ‘trono’ per iniziare il 2024 ed è riuscito a finire il lavoro anche in anticipo. Quando si presenta ai giornalisti, il suo viso è rilassato: “sono scarico, è andata via la tensione ed è fantastico” sorride. Ha avuto nemmeno un giorno per godersi la vittoria e “il lunedì è stato bellissimo, è stato un giorno di godimento totale e lo saranno anche le prossime due settimane - racconta - Domenica sera mi sono divertito, anche troppo, e il giorno dopo mi sono rilassato”.

Ora quali sono i piani?
Andrò al galà FIM a Liverpool, poi alla festa a Bologna e negli altri giorni spegnerò il telefono e non risponderò a nessuno. È uscito il nuovo Call of Duty, quindi sono a posto (ride)”.

Togliamoci il dente: le tue impressioni sul debutto di Marc Marquez in Ducati?
Quando era stato fatto l’annuncio del suo arrivo in Ducati avevo detto che avrebbe fatto il miglior tempo al primo test e non mi sono sbagliato di tanto. Secondo me si divertirà con la nostra moto”.

Come si fa a ritrovare la concentrazione per i test dopo avere vinto un titolo?
Ieri pomeriggio ho dovuto partecipare a un evento e quello mi ha aiutato a tornare subito sul pezzo, è stata tosta il giorno dopo avere vinto il Mondiale. Mi ha rimesso in testa il fatto di essere un pilota. Sapevo che questo test sarebbe stato fondamentale perché da due anni andavamo via dai test di novembre con dei dubbi sulle novità. Nel 2021 perché eravamo a Jerez con condizioni perfette e tutto andava benissimo e poi a Sepang era stato tutto un disastro. L’anno scorso, invece, eravamo andati via da qui non essendo convinti di molte cose”.

Sembra che tu sia in una situazione per diversa ora.
Sono contento del test perché siamo riusciti a fare un buon lavoro anche se non abbiamo trovato buone condizioni, il vento dava fastidio. Però gli ingegneri della Ducati sono riusciti a portare un motore nuovo che va già come il vecchio ed è già un punto a favore. Inoltre, nelle aree in cui avevo chiesto di lavorare, come l’entrata in curva, mi sono già trovato meglio. Non c’è miglior modo per andare in vacanza”.

Quanto è diversa la GP24?
Non ci sono stati grandissimi cambiamenti sulla moto nuova e già il fatto che in alcuni punti sia al livello della vecchia è positivo, ma in altri è addirittura meglio. Sono molto contento, anche se Valencia non è il miglior circuito per fare certe prove”.

Cosa ti piace del nuovo motore?
Lo scorso avevamo reso l’erogazione troppo dolce, mentre a me piace una connessione più diretta col gas in accelerazione. Ora senti la potenza (ride)”.

E la ciclistica?
La GP22 ti permetteva di portare molta velocità in ingresso curva e ti aiutava a girare, mentre la GP23 era migliorata nella trazione e nella prima fase di frenata, perdendo un po’ in entrata. Penso che nella GP24 il bilanciamento dei pesi più simile a quello della moto 2022”.

Quanto sei migliorato come collaudatore negli ultimi anni?
Sono sempre stato un pilota sensibile, a volte anche troppo e questo mi ha limitato. Nei test però è un punto a favore e ci aiutato molto a capire la direzione da prendere. Nel primo anno nel team ufficiale lo sviluppo era congelato per via del Covid, quindi non ho avuto niente da provare. A differenza del 2022, quando ne avevamo tantissime e non eravamo riusciti a provarle tutte, avevamo finito il lavoro durante i primi 2 GP. È stata un’esperienza difficilissima, ma mi ha aiutato a essere più deciso”.

Cosa pensi del nuovo sistema di concessioni?
Io faccio il pilota e dò il massimo, sicuramente i tecnici sono meno contenti di me (ride). Non avere wild card per me non farà una grandissima differenza, ma avere meno gomme per i test sì, anche se 170 mi sembrano abbastanza per fare il lavoro più importante. Più che altro, io penso che le concessioni dovrebbero essere uguali per tutti i costruttori che hanno ottenuto dei risultati. Ci sta che Yamaha e Honda le abbiamo, ma Aprilia ha vinto delle gare e KTM è stata competitiva. È vero anche che noi siamo in 8 piloti e questo ci aiuta”.

Hai dato un’occhiata alla altre moto?
Non ho visto nulla, solo che la Honda è lunghissima, un po’ come la Ducati”.

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