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MotoGP, Crutchlow: “Ho tre wild card con Yamaha nel 2024, non credo di farne altre”

“Le cose cambiano come cambiano i regolamenti, ma non credo di fare più wild card di quelle che avevamo già pianificato. Quello che manca alla Yamaha sono le moto in pista, per questo dobbiamo concentrarci sui test pre-campionato”

MotoGP: Crutchlow: “Ho tre wild card con Yamaha nel 2024, non credo di farne altre”

Sembra che la Yamaha non sia molto intenzionata a sfruttare le tre wild card extra, permesse dal nuovo sistema di concessioni della MotoGP. Pur rientrando nella categoria “D”, che permette tra le altre cose di svolgere fino a sei wild card nell’arco della stagione (con un massimo di tre nel periodo antecedente al divieto di test estivi e un massimo di tre in quello successivo), la Casa di Iwata è abbastanza propensa ad attenersi al piano originale già concordato con il suo collaudatore Cal Crutchlow.

“È tutto abbastanza nuovo. Con le nuove concessioni ci sono molti scenari diversi che potrebbero verificarsi, ma avevamo già pianificato che molto probabilmente avrei fatto tre wild card. Non credo che ne farò altre, anche se le cose cambiano, come cambiano i regolamenti!” ha spiegato il 38enne britannico durante i test a Valencia, come riportano i colleghi di Crash.net.

L’idea di portare in pista la M1 in un weekend di gara non sembra entusiasmare particolarmente Cal, ancora in fase di trattativa con la Yamaha per definire le piste in cui entrare in azione.

Conosco due delle wild-card, ma l’altra è ancora in fase di negoziazione, perché non voglio assolutamente farla! Quindi stiamo cercando di cambiare un po’ le carte in tavola”, ha affermato il pilota nato a Coventry, che nel 2023 a Motegi ha disputato la sua prima wild card da quando ricopre il ruolo di collaudatore per la Casa giapponese. 

Rimasta con le sole due moto del team ufficiale in griglia di partenza, dopo la separazione dal team RNF avvenuta a fine 2022, la Yamaha si trova in netto svantaggio nei confronti degli altri marchi, che possono contare tutti sui dati di almeno quattro moto. Proprio per questo, per Crutchtlow, saranno i test invernali a svolgere un ruolo cruciale per il costruttore nipponico, più che le wild card da svolgere durante la stagione.

“La cosa che manca alla Yamaha sono le moto in pista. Abbiamo due sole moto, quindi dobbiamo fare tutti i test che possiamo fare nel pre-campionato, cosa che non abbiamo fatto nelle ultime due stagioni - ha puntualizzato Cal - Penso che questo ostacoli molto i nostri piloti quando arrivano alla prima gara dell’anno”.

Anche in quest’ottica, sarà provvidenziale per la Yamaha il nuovo sistema di concessioni, che permetterà a Fabio Quartararo e Alex Rins di scendere in pista durante lo Shakedown dei test in Malesia. Concedendo inoltre alla Casa di Iwata la possibilità di svolgere dei test privati con un limite di 260 gomme, da poter effettuare anche con i piloti titolari e su qualunque circuito in calendario.

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