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MotoGP, Puig ammette la sconfitta: "Il 2023 non è certo da ricordare"

Ancora una volta Honda ha terminato il mondiale in fondo al gruppo: "Non siamo mai riusciti a trovare la strada e i rivali hanno fatto progressi". Tuttavia non manca l'ottimismo: "In Giappone stanno cambiando tutto".

MotoGP: Puig ammette la sconfitta:

Come già accaduto lo scorso anno, Honda ha chiuso il 2023 da fanalino di coda della MotoGP. Per lei un distacco imbarazzante da Ducati con soltanto 185 punti conquistati, contro i 700 del marchio campione del mondo. Un divario di performance plateale che si fa notare in maniera ancora più netta se si considera che il colosso nipponico ha vinto soltanto un GP ed è salito sul podio in appena due occasioni, sempre con Marquez.

Il non aver trovato il bandolo della matassa tra un'assenza e l'altra del pilota di Cervera, sommato ad una concorrenza super agguerrita composta perlopiù dal team di Borgo Panigale, Aprilia e KTM, dimostratesi di un altro pianeta, ha influito pesantemente sull'esito del campionato per la HRC. E di questo ne è ben consapevole il manager della squadra Alberto Puig che, parlando al sito MotoGP.com ha ammesso una certa frustrazione per i risultati che non sono mai arrivati.

"Non è stata sicuramente un'annata da ricordare. Non siamo mai stati in grado di trovare la strada giusta - ha commentato - Avevamo cominciato bene con la pole position di Marc, ma poi lui è stato protagonista di una caduta, mentre Mir ha faticato a capire la moto. Malgrado il terzo posto artigliato dall'otto volte iridato in Giappone, globalmente non siamo andati bene".

I costanti progressi dei rivali e la propria difficoltà a trovare la competitività hanno inevitabilmente segnato il percorso della scuderia Repsol. "Non abbiamo saputo fare il passo avanti necessario, a differenza dei nostri avversari. Anche se siamo riusciti ad individuare le nostre debolezze, è dura accettare di non aver centrato gli obiettivi prefissati. E' chiaro che la RC213V non è a punto. Dobbiamo cambiare e approcciarci in maniera diversa".

Non tutto è da buttare, però. A dare fiducia al 56enne in ottica futura c'è quello che sta avvenendo al quartier generale in Giappone. "Stanno ristrutturando. Non solo in termini di persone, ma anche di macchinari", ha infine svelato.

 

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