Tu sei qui

Incentivi auto 2024: si gettano le basi

Si parla di quasi 1 miliardo per gli incentivi auto. Il Ministro Adolfo Urso inizia a parlarne. Ecco come stanno atturalmente le cose

Auto - News: Incentivi auto 2024: si gettano le basi

Anche nell'anno appena aperto, ci saranno gli incentivi auto. Per il 2024 si parla di 610 milioni, cifra alla quale vanno sommati ulteriori 320, un "avanzo" dell'anno appena concluso. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha così dichiarato in un'intervista rilasciata al quotidiano economico il Sole 24 Ore. In sostanza, una "tabella fotocopia" dell'ecobonus 2023, nonché 2022. La modifica/novità interessa soprattutto le società di noleggio, ma ci sono parti che interessano la possibilità di privilegiare le automobili prodotte qui in Italia. Da quando si parte? Sono già attivi, visto il decreto pubblicato nel 2022: dal 1° gennaio 2024, gli incentivi sono attivi.

Come detto parliamo di 610 milioni di euro, a cui si aggiungono i 320 milioni del 2023. Ritroviamo dunque le medesime "fasce", ovvero dei livelli, che così possiamo sintetizzare: 0-20 g/km, 21-60 g/km e 61-135 g/km. Le auto con emissioni minori saranno oggetto di fondi maggiori, ma ancora non conosciamo i dettagli. Urso è però stato chiaro sul punto Isee basso. Ci sarà una maggiorazione del contributo statale per le famiglie con situazioni economiche più difficili. Grandi assenti del 2023, le società di noleggio, che ora ritornano.

Avremo nuovamente un tetto massimo di spesa, ancora non chiaro. Il Ministro ha però specificato: "La modulazione dei tetti di prezzo infine ci garantirà di sostenere in particolare la produzione italiana. Nel 2022 solo il 19-20% degli incentivi è andato a modelli prodotti in Italia e se nemmeno i nuovi bonus invertiranno la tendenza dovremo penderne atto e spostare più risorse sul lato dell’offerta, cioè sul piano degli investimenti produttivi".

Meglio il Made in Italy

Urso ha poi fatto sapere che proprio in questi giorni stanno affrontando al Governo il tema automotive. Stanno infatti discutendo con imprese e sindacati, "per arrivare a un accordo di sviluppo complessivo sull’auto". L'idea è quella di aiutare prima l'Italia, aumentando la produzione, con ovviamente il Gruppo Stellantis in prima posizione "per definire l’obiettivo di 1 milione di unità in Italia, tra auto e veicoli commerciali". L'Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri), in un comuncato stampa, fa presente come l'Italia faccia fatica, rispetto al resto dei costruttori europei, con le auto ibride ed elettriche. Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE, ricorda che “Se non spingiamo il piede sull’acceleratore per accogliere le nuove tecnologie, rischiamo di diventare un mercato di serie B per le Case automobilistiche, privo di attrattiva per gli investitori esteri, che troveranno accoglienza in tutti quei Paesi che invece stanno guidando la transizione in modo spedito”.

Articoli che potrebbero interessarti