English
Italiano
A dispetto dei tanti dati raccolti durante i test invernali, Michelin si avvicina al primo GP della stagione con qualche dubbio in più del previsto. Al di là delle incognite rappresentate dal correre con il buio, un’altra variabile potrebbe giocare un ruolo importante come spiegato alla vigilia dal responsabile Piero Taramasso.
“Aver gareggiato in Qatar alla fine del 2023 e aver fatto il pre-stagione un paio di settimane fa dovrebbe esserci di aiuto per via delle parecchie indicazioni – la sua riflessione riportata da Motorsport.com - Per quanto riguarda la nostra gamma 2024, le mescole hanno mantenuto il medesimo centraggio, mentre è cambiata un pochino la tecnologia con l’obiettivo di offrire più costanza. Qualche pilota ha detto di avvertire maggiore grip, quindi sembrerebbe che siamo andati nella direzione giusta a livello di performance e di feeling".
Sul tracciato di Losail verrà adottata una soluzione particolare: “Avremo tre gomme simmetriche, la soft, la media e la dura. La media è quella che sembra più indicata, perché è quella che aveva funzionato meglio durante i test, ma altresì durante il weekend dello scorso novembre. Probabilmente utilizzeranno quella sia per la Sprint, sia per la corsa lunga. Dietro invece ci sarà la soft, asimmetrica e con la spalla destra un po' più dura, e la media, simmetrica. Quest'ultima è quella che l'anno passato era stata adoperata in entrambi i GP. I corridori l'avevano preferita per la buona aderenza e il rendimento costante".
I punti interrogativi sulla scelta effettiva da parte delle squadre restano. “Bisognerà capire se sabato si potrà usare la mescola morbida, ma quello si deciderà all'ultimo momento in base alle condizioni. Lo scorso campionato si era verificato tanto degrado, però questa è una pista che si evolve molto rapidamente e ogni volta che andiamo è sempre un po' una sorpresa. Può cambiare la quantità di sabbia presente, inoltre si comincia a lavorare con il caldo e si finisce con temperature più basse”.
A creare un intoppo in più il passaggio del WEC che ha alterato i livelli di grip. “Temo che adesso le condizioni possano essere peggiorate, viste le tante macchine, i numerosi giri e gli pneumatici differenti - ha confessato non senza preoccupazione - E' uno stato che potrebbe durare per tutto il fine settimana, anche se sicuramente venerdì sarà la giornata più dura.Se il vento avrà portato anche della sabbia, l’aderenza sarà minore e ci sarà anche un po' di graining sulla gomma anteriore, una cosa abbastanza tipica qui. Detto ciò il feedback avuto dai driver dell’endurance che montavano le nostre coperture è stato positivo, anche in termini di tempi. Alcune vetture sono state in grado di fare tre stint di fila con lo stesso set, completando più di 100 tornate”.
Un argomento che ha fatto molto discutere negli ultimi mesi è quello della pressione delle "scarpe" che, dopo la consultazione con i team è stata abbassata da 1,88 a 1,80 bar all’anteriore. “In questa maniera non si arriverà ai 2,2-2,3 bar in caso di surriscaldamento e sarà più semplice rispettare il valore. Tuttavia va ricordato che non ovunque è un bene girare con una pressione troppo bassa, ad esempio in Qatar questa opzione non porta vantaggi, a differenza delle varie Buriram, Sepang e Mandalika dove fa molto caldo. Come tutte le regolazioni comunque, si tratta sempre di trovare un compromesso".
Impossibile non chiudere con una previsione di quello che racconterà il primo appuntamento del Mondiale della MotoGP. “Mi aspetto in forma il campione del mondo Bagnaia, ma anche Martin, Bastianini, che mi sembra ritrovato, a Marc Marquez. Pure quelli della Yamaha e della Honda li ho visti vogliosi di ricominciare, quindi penso che ci sarà una bella battaglia. A mio avviso saranno una decina i protagonisti per la lotta al podio”.
