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MotoGP, Jerez: il duello Bagnaia-Marquez, come e perché Pecco ha vinto contro Marc

L’ANALISI AI RAGGI X – Bagnaia e Marquez hanno recitato un copione a parte con Pecco all’attacco fin dall’inizio e capace di realizzare il giro record a tre tornate dalla fine. Marc, dalla sua, aveva un piano ben chiaro nella mente, ma il piemontese l’ha fatto sfumare

MotoGP: Jerez: il duello Bagnaia-Marquez, come e perché Pecco ha vinto contro Marc

Il duello visto a Jerez tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez si è rivelato a dir poco incandescente, tanto da tenere gli appassionati incollati alla tv fino all’ultimo. Alla fine sappiamo bene com’è andata: a vincere è stato il campione del mondo mentre lo spagnolo di Gresini si è dovuto accontentare della seconda posizione, cedendo l’onore delle armi.

Guardando il foglio dei tempi, il primo aspetto che balza all’occhio è che Bagnaia e Marquez hanno fatto un lavoro a parte nella domenica andalusa. Sui 25 giri da disputare, Pecco è sceso per ben 12 volte sotto il muro dell’1’38” mentre Marc lo ha fatto in 11 occasioni. Giusto per rendere l’idea di quanto fatto dai due, Bezzecchi, arrivato terzo, ci è riuscito soltanto in tre passaggi.

Detto ciò, il via della gara è stato un momento cruciale: Bagnaia è infatti riuscito a portarsi da subito a ridosso delle posizioni da vertice, da settimo a quarto, mentre Marc nei primi giri ha dichiarato di essere stato a tratti rigido e contratto in sella alla moto. I crono lo confermano perché nelle prime nove tornate, l’alfiere Gresini è sceso una sola volta sotto il muro dell1’38”, girando costantemente sull’1’38” basso.

Dall’undicesimo giro in poi eccolo invece uscire allo scoperto, a tal punto da martellare sull’1’37” alto e guadagnare decimi preziosi su Bagnaia, colmando il gap. Il piano dello spagnolo era ben chiaro: ovvero attaccare Pecco tra il quintultimo e il quartultimo giro per poi andare via e lasciarlo sul posto. D’altronde possiamo ben capire la strategia del 93 se consideriamo il discorso legato all’aumento della temperatura delle gomme e la relativa pressione dell’anteriore dovuta al surriscaldamento per il pilota che lo precede.

Così MagicMarc ci ha provato nel T3, ovvero il suo settore più forte della pista. Lo ha fatto per ben due volte, ma Pecco si è fatto trovare pronto, tenendo botta e rispondendo colpo su colpo tanto da neutralizzare gli attacchi dell’avversario.

Come se non bastasse, al terzultimo giro, Bagnaia ha siglato il giro record della gara in 1’37”449. È un messaggio chiaro e diretto a Marquez, come a dire che per oggi la partita è chiusa. Marc  si vede quindi costretto a cedere l’onore delle armi, realizzando all’ultima tornata il suo giro veloce in gara in 1’37”637, ovvero due decimi più lento rispetto all’avversario.

Ad uscire vincitore dal confronto è quindi Pecco Bagnaia, che ha fatto della costanza in gara il proprio cavallo di battaglia e al tempo stesso ha saputo rispondere colpo su colpo alle offensive del rivale, mostrando i muscoli e disinnescando ogni suo tentativo.

Archiviata la tappa andalusa, non resta che prepararci per una nuova sfida, in programma tra due settimane a Le Mans.   

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