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Giusto o sbagliato la Superbike come la conoscevamo è morta. Al suo posto (e con le sue regole) risorgerà la nuova MotoGP


Finalmente la montagna ha partorito il topolino, il 2014 motociclistico è ormai deciso al 90%, manca ancora qualche dettaglio ma il futuro è ormai chiaro. Dopo tanto discutere e con il definitivo “possesso” da parte della Dorna del campionato mondiale superbike tramonta l’impero dei fratelli Flamini che avevano portato il mondiale delle derivate di serie quasi a livello prototipi per quanto riguarda la parte tecnica. A partire dalla stagione 2014 la Federazione Motociclistica Internazionale ha già deciso che il mondiale superbike sarà formato da moto derivate strettamente dalla serie e nulla o quasi si potrà fare per trasformarle in qualcosa di superiore. In pratica si tratterrà di una sorta di stock 1000 ed inoltre la 600cc. supersport sparirà in favore di una 250c. stradale che ormai è il più vasto mercato mondiale e tanto attira le case costruttrici giapponesi. Le case motociclistiche che vorranno costruire un prototipo dovranno per forza partecipare alla MotoGP e l’entrata sarà anche facilitata dal fatto che il regolamento esistente nella Superbike sarà in gran parte trasferito nella futura MotoGP. Si parla ormai apertamente della centralina unica per tutti i partecipanti ma non si riuscirà ad ottenere la limitazione dei giri. In poche parole le case come BMW, Aprilia, Suzuki e Kawasaki non dovranno fare grandi investimenti per raggiungere il mondiale prototipi Non so quanto sia giusto tutto questo rispetto alla famiglia Flammini che tanto ha fatto per la categoria delle derivate di serie ma in effetti non si poteva vedere correre dei prototipi veri e propri in un campionato che era nato con un altro spirito e probabilmente l’errore è stato solo quello perché di spettacolo se ne vedeva molto di più rispetto alla soporifera ( ultimamente ) MotoGP..

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