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Barbier: ecco perché Pirelli ha scelto di entrare in Moto3 e Moto2

L’INTERVISTA – “La Superbike è stata il nostro trampolino di lancio e nel Motomondiale offriremo più scelta senza che un pilota si senta sacrificato. I nostri saranno pneumatici di gamma e la SC1 della Moto3 è già acquistabile dai rivenditori. Per la MotoGP è ancora presto, a novembre il primo test”

News: Barbier: ecco perché Pirelli ha scelto di entrare in Moto3 e Moto2

Una nuova sfida attende Pirelli nel 2024. Dopo un’esperienza di ben 20 anni maturata nel paddock delle derivate, dalla prossima stagione la Casa tricolore sbarca nel Motomondiale offrendo il proprio sostegno a Moto 2 e Moto3.

In occasione del round del Mugello c’è stato l’incontro decisivo mentre ieri è arrivato l’annuncio dell’accordo per la prossima stagione. A tal proposito ne abbiamo con Giorgio Barbier, responsabile dell’attività in pista Pirelli.

“Siamo molto orgogliosi di annunciare questa nuova avventura per il 2024 – ha commentato Barbier – in merito a come è nato l’accordo con Dorna non posso svelare più di tanto i dettagli, perché queste sono informazioni riservate nel rispetto dell’Organizzatore e dell’attuale fornitore”.

Certo, capisco bene. Come mai Dorna ha scelto Pirelli?
“Il nostro punto di forza credo sia stato il lavoro svolto per ben 20 anni nel paddock della Superbike. Quello è stato senza dubbio il trampolino di lancio, viste le conoscenze acquisite sui campi gara di tutto il mondo e al tempo stesso la qualità del nostro prodotto. Penso che Dorna e IRTA abbiano valutato attentamente i nostri sforzi e alla fine eccoci qua nel Motomondiale”.

Cosa porterà di nuovo Pirelli rispetto a Dunlop?
“Per noi il 2024 sarà un banco di prova importante dove inizieremo a conoscere le moto e i piloti così come tutte le dinamiche del Campionato. Detto ciò, ci saranno alcuni aspetti chiave su cui si concentrerà Pirelli. Innanzitutto noi vorremmo dare ai piloti e ai team una maggiore libertà di scelta durante il weekend di gara. In questo modo un pilota non si sentirà sacrificato nella scelta di poche e limitate opzioni, ma  avrà una maggiore libertà di muoversi. Oltre a questo puntiamo a offrire un tipo di materiale stabile e di qualità con l’attenzione nella ricerca della prestazione in qualunque tipo di condizione. Questa è la sfida di Pirelli nel Motomondiale da compiere un passo alla volta”.

Avete già programmato un test?
“Sì, stiamo valutando come muoverci e per novembre faremo un primo test in pista in modo da raccogliere i primi dati ed essere pronti per l’inizio del Mondiale nel 2024”.

In questi anni avete lavorato tra SSP300 e SSP. Ci sarà qualche soluzione che si avvicina a questi Campionati?
“La gomma della Moto3 è più piccola rispetto a quella della 300 mentre quella della Moto2 è più grande rispetto alla SSP. Dovremo quindi far partire la produzione anche se tutte le nostre gomme saranno pneumatici di gamma a disposizione di tutti i nostri clienti. Giusto per fare un esempio, la SC1 della Moto 3 è già in vendita e acquistabile presso i nostri rivenditori”.

Partite con la Moto3 e Moto2, poi nel 2027 chiudete il cerchio con la MotoGP, giusto?
“Nel 2027 io sarò già in pensione quindi di quel contratto se ne occuperà qualcun altro (sorride). Sicuramente la MotoGP rappresenta un’eccellenza, ma noi non sappiamo nemmeno che tipo di moto avremo tra quattro anni visto che tutti attendono il cambio regolamentare. Parlare ora di MotoGP penso sia davvero troppo presto anche se questa rappresenta un’ulteriore sfida avvincente. Per il momento pensiamo solo a Moto2 e Moto3, dato che siamo molto contenti di questa avventura che aiuterà Pirelli a sondare nuovi mercati tra America e Asia dove magari la SBK non arriva”.

Qualcuno dice che Pirelli abbia scelto il Motomondiale perché è a rischio il rinnovo con la Formula 1.
“Io penso che siano due mondi completamente diversi e non c’è nemmeno da fare il paragone. Il Motomondiale non è certo un ripiego e di questo posso garantirlo senza troppi problemi. Anzi, è una grande sfida dove Pirelli vuole alzare ulteriormente il proprio livello offrendo qualità e un prodotto accessibile a tutti”.  

 

 

 

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