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MotoGP, Marquez: “Dall’Igna in Honda? Io la mia scelta ormai l’ho fatta”

“È inutile che perda tempo a pensare se Gigi va via da Ducati o resta. Oggi ho cercato di attaccare perché la difesa è il miglior attacco. Yamaha ha negato a Toprak di provare la BMW? Dipende dal rapporto che hai con la Casa, in passato Honda non fece provare a Rossi la Yamaha”

MotoGP: Marquez: “Dall’Igna in Honda? Io la mia scelta ormai l’ho fatta”

Marc Marquez ha utilizzato sciabola e fioretto in occasione del GP di Thailandia. Lottare per le posizioni di vertice era impensabile e allora eccolo chiudere in settima posizione alle spalle della Yamaha di Fabio Quartararo. Si presenta all'appuntamento con i media con il collo segnato.

"Sono state le pietre lanciate da quelli che mi precedevano", spiega-

Un Marc tutto sommato entusiasta, il cui obiettivo è quello di chiudere al meglio l’avventura con Honda prima di passare in Gresini.

“Sapevo che con la gomma dura sarebbe stata tosta quest’oggi in gara – ha esordito – il problema è che soffriamo troppo in termini di prestazione e consumo rispetto alle altre moto. Alla fine però ho voluto allinearmi alla scelta degli altri piloti prima della gara e lo rifarei nuovamente. Sono riuscito a vedere qualcosa del finale. Ho visto che sono arrivati insieme e questo è bello. Crea tifosi”.

Marquez fa la differenza per la Honda, come Binder per la KTM.
"Ovviamente Binder sta facendo la differenza in KTM. Quando vedi tutte moto uguali davanti capisci che la moto sta andando bene, ma quando vedi che c'è un solo pilota, è allora che quel pilota fa la differenza, perché anche Jack Miller è un grande pilota e non sta andando così bene", annuisce Marc, che poi parla del fratello Alex.

"Oggi è stato lui a rischiare con la gomma posteriore morbida ed è stato uno dei dubbi che ho avuto anche io, se usare la posteriore morbida o meno, ma alla fine ho deciso di usare la dura, come gli altri, perché ho fatto un azzardo in Australia e non ha funzionato. Qui dovevo estare sul sicuro, ma quando l'ho visto all'inizio della gara mi sono detto: 'Ha fatto la scelta giusta'. È stato quello che ha fatto più strada e ha sbandato di meno, e sembrava il più a suo agio in testa. Dovrà vedere cosa è successo perché a volte accade che quando non si è abituati a stare davanti, si prendono più rischi e queste cose possono succedere. L'importante è che se ne tragga insegnamento".

Marc parla poi della sua gara.
“Oggi ho provato ad attaccare all’inizio, perché per me la miglior difesa è l’attacco, considerando che se avessi cercato di gestire mi avrebbero superato gli altri piloti e sarei poi finito nelle retrovie. Nel finale di gara abbiamo perso un secondo e mezzo in un giro rispetto ai tre davanti. Quando Quartararo mi ha passato ho provato colmare il gap, ma purtroppo non ci sono riuscito, così ho solo cercato di finire la gara senza voler andare oltre il limite. Arrivavo infatti da due weekend complicati e volevo un fine settimana all’insegna della stabilità”.

Al 93 viene poi domandato cosa pensa di Dall’Igna in Honda.
“Non so se sia possibile o meno. Io ormai la mia scelta l’ho fatta, adesso sono libero e penso solo a guidare la moto e nient’altro. È inutile che inizi a farmi delle domande tipo: 'se Gigi va via oppure se Gigi resta'. La mia priorità è cercare di guidare con la massima intensità fino al termine della stagione, perché è di questo che ho bisogno in vista del finale”.

A Valencia Marc proverà la Ducati di Gresini mentre Yamaha non ha consentito a Toprak di salire in sella alla BMW martedì e mercoledì a Jerez.
“Quello che posso dire è che il mio rapporto con Honda è sempre stato buono, senza che ci fossero contrasti. Tra di noi ci siamo sempre parlati con serenità e trasparenza, infatti li considero umani da questo punto di vista. In passato, se non ricordo male, una cosa simile a Toprak accadde a Rossi, quando non gli venne data la possibilità di provare la Yamaha. Come ho detto però tutto dipende dal rapporto che si instaura nel tempo tra le parti”.

Infine un rapido bilancio.
“Il bilancio lo considero positivo. Purtroppo con la dura non abbiamo quel potenziale sulla gara lunga e oggi si è visto. Sapevo che non avrei potuto lottare per la vittoria, ma sono soddisfatto per quanto fatto assieme alla mia squadra”

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