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Moto Morini: AAA partner cercasi

Aria di crisi e messa in liquidazione. Ora si cerca di salvare l'azienda

Moto - News: Moto Morini: AAA partner cercasi

L'azienda è aperta, i telefoni suonano (e le persone rispondono...), la linea di montaggio sforna regolarmente la gamma 2009 e nel reparto collaudi tutto procede al meglio per quanto concerne lo sviluppo della nuova Granpasso 1200 SM, che arriverà in concessionaria nel 2010.

Insomma, tutto funziona regolarmente in Moto Morini, anche se il vento di crisi che sta soffiando a livello mondiale non poteva certamente evitare Casalecchio di Reno. Con numeri così contenuti, d'altro canto, l'equilibrio per una azienda motociclistica di 65 dipendenti può essere tranquillamente raggiunto in momenti di economia sana, ma nei periodi di crisi alcuni parametri impazziscono riflettendosi in modo negativo sul bilancio dell'azienda.

Quella della moto Morini, però, non è una crisi di prodotto: le moto piacciono, i numeri sono addirittura migliorati rispetto a quelli del 2008, i ricambi arrivano regolarmente. Ad essere in crisi, molto pesantemente, sembra essere la rete di concessionarie, che fatica a pagare fatture a Moto Morini anche a fronte di assegni già staccati da parte dei clienti.

Una situazione difficilmente sostenibile, a cui il 9 settembre 2009 è stato deciso di far fronte deliberando una messa in liquidazione della società. Nominato il liquidatore, in data 18 settembre è stato presentato al Tribunale di Bologna ricorso per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo. Tutto questo nella speranza che nel frattempo si riesca a trovare un partner in grado di "contribuire alla causa", in attesa di tempi migliori.

Nel frattempo si sono mosse anche le associazioni sindacali, con Cristina Patarozzi della Fiom Cgil in prima linea: "La liquidazione porta alla cessione dei beni e non dà certezze nemmeno a quei lavoratori già in Cassa integrazione. Per quanto ci riguarda, questa è una situazione inaccettabile."

"Non ho ben capito i perché della messa in liquidazione - spiega Duccio Campagnoli, assessore regionale alle Attività produttive - ma spero che ci sia a breve qualche iniziativa dell'industria bolognese, perchè sono certo che ci sono i margini per un intervento."

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