Nel mese di novembre le immatricolazioni si fermano a 14.823 unità che si traduce in un -12% rispetto allo stesso mese del 2009. Tale risultato è comunque migliore degli otto mesi precedenti che avevano fatto segnale cali percentuali maggiori.
Scendendo, come di consueto, nella segmentazione del mercato, registriamo un totale di 11.717 scooter pari al -10,6%; mentre le moto con 3.106 consegne registrano una flessione del -16,9%. Nel 2009 si era potuto beneficiare di significativi incentivi fino alla fine dell’anno. Le somme residue degli incentivi 2010 messe a disposizione dal 3 novembre si sono esaurite dopo 15 giorni e sono servite solo a contenere le perdite di volumi.
Il comparto dei "cinquantini" accentua la caduta delle vendite con 3.328 pezzi pari a -33,4%.
Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA, ha dichiarato: "Da gennaio a novembre 2010 il deficit nelle vendite arriva a 104.000 veicoli rispetto al 2009. A novembre abbiamo potuto incentivare solo 9.000 clienti per un totale di 4,5 milioni di euro, poi i fondi si sono esauriti. Come avevamo previsto non si è verificata un’inversione di tendenza, ma solo una boccata di ossigeno. Complessivamente quest’anno sono stati incentivati 33.000 veicoli a fronte degli oltre 263.000 del 2009. Evidentemente il confronto è penalizzante, nonostante gli sforzi delle Case che spesso hanno utilizzato offerte e promozioni per sostenere il mercato. Il successo del Salone della moto di Milano, in termini di novità presentate e di record di visitatori, ci fa ben sperare in un cambio di passo per il 2011. Speriamo che la ripresa si consolidi e che gli utenti possano avere disponibilità di reddito per comprare le nuove moto e scooter che hanno ammirato in fiera."
La somma del venduto nei primi 11 mesi dell’anno totalizza 300.196 immatricolazioni che si traducono in una flessione del -23,4%. Il comparto scooter con 208.481 vendite segna un -27%; più contenuto il calo delle moto con 91.715 unità pari al -13,8%.
Proseguendo con la nostra analisi delle segmentazioni, notiamo che all’interno del mondo scooter conferma la sua centralità il segmento tra 300-500cc che con 78.508 veicoli e un -13,3% è il più numeroso. Cali generalizzati oltre il 30% per i 125cc, con 63.938 immatricolazioni (-35,3%), i 150-200cc con 45.884 pezzi (-31,9%) e i 250cc con 18.598 veicoli (-30,8%).
Per quanto riguarda le moto, il successo delle maxi oltre 1000cc con 24.129 unità pari ad un +10,9% si dimostra in positiva controtendenza. Anche le 800 -1000 cc con 22.616 pezzi, pari a +1,7% confermano i volumi. La contrazione riguarda le medie cilindrate, ma questa, ormai, non è una novità: le 600cc con 9.770 pezzi perdono il -41,5%, le 650-750cc con 20.252 unità si fermano a -29,9% e le 125cc con 7.419 veicoli (-17,2%).
L’analisi dei segmenti evidenzia un calo delle naked con 31.610 vendite pari a -28,2% e delle sportive con 10.795 unità (-26,5%), in leggera diminuzione le supermotard con 8.201 veicoli (-1,65%).
Venendo ai segni più, registriamo un sostanziale pareggio per le enduro stradali con 23.241 pezzi (+0,3%); una leggera crescita per le custom con 9.825 unità (+6.2%), mentre l’unico segmento ove si sorride è quello delle moto da turismo con 6.549 immatricolazioni (+26%).
Inutile dire che la moto più venduta in Italia è sempre la BMW R 1200GS, che si piazza al quindicesimo posto con la versione base e al 27esimo con la Adventure. Sommando però i due modelli, l’enduro bavarese raggiungerebbe quota 6.084 pezzi venduti piazzandosi al decimo posto assoluto. Leader di mercato si conferma l’Honda SH 300 con ben 13.639 unità immatricolate.