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MV Agusta: l'F3 costerà 11.990 euro

Confermati anche 200 esemplari speciali denominati "Serie Oro"

Moto - News: MV Agusta: l'F3 costerà 11.990 euro

E’ una delle moto più attese in assoluto, non solo se parliamo del segmento delle supersportive. L’azienda di cui stiamo parlando è MV Agusta, è la moto è ovviamente la nuova F3.
Finalmente conosciamo il prezzo ora, che sarà di 11.990 euro, mentre come già anticipato precedentemente, la commercializzazione della nuova supersportiva di Varese avverrà entro la fine di quest’anno, con ben quattro mesi di anticipo sul tempo prestabilito.

Come da tradizione MV Agusta, la nuova F3 sarà preceduta da una serie limitata, che avrà il nome di F3 "Serie Oro". Questa è dedicata agli appassionati ed ai collezionisti del prestigioso marchio italiano, e verrà prodotta su ordinazione fino ad un massimo di 200 pezzi. Va da sé che questa versione speciale include modifiche sia estetiche che meccaniche rispetto alla versione base. Analizziamole una per una.

F3 SERIE ORO: VOLERE DI PIU’
Iniziamo dall’estetica. La prima cosa che risalta all’occhio sono le piastre del telaio ed il monobraccio di colore oro, particolari che condividono la medesima colorazione con i cerchi, in alluminio forgiato. Carena, codone e tutti i particolari verniciati (inclusi gli specchi retrovisori), sono eseguiti tramite la tecnica del multistrato, mentre la grafica sita sul lato anteriore delle carene è volutamente minimalista, in modo da lasciare le linee il più pulite possibile. Come il traliccio in tubi, anche il telaietto reggisella è di colore nero opaco.

Tutti i particolari sono curatissimi, come il coperchio della frizione e le piastre del telaio, rifinite in rilievo, mentre il coperchio dell’alternatore è ricavato dal pieno. La rete metallica delle prese d’aria e gli sfoghi sono rifinite in colore oro, medesima tinta della catena di trasmissione finale, una DID Gold. Ulteriori chicche, sono il rivestimento della sella del pilota e del passeggero, realizzate in vera pelle ed alcantara e naturalmente realizzate a mano.
Non manca poi, la targhetta identificativa in oro per ogni singolo esemplare, rivettata sulla piastra di sterzo.

Vediamo ora i componenti meccanici che sono stati rivisti. Iniziamo dai freni, griffati Brembo, che comprendono i dischi Racing e le pinze anteriori monoblocco a fissaggio radiale.
Per quanto concerne la ciclistica abbiamo è Öhlins la protagonista, con all’anteriore una forcella pluriregolabile, ed al posteriore un monoammortizzatore TTX. Del brand svedese, anche l’ammortizzatore di sterzo. Il telaio ed il supporto reggisella sono saldati a TIG, in modo da garantire la corretta resistenza strutturale.

I poggiapiedi, ricavati dal pieno e regolabili come le leve di cambio e freno posteriore, sono montati su supporti che si avvalgono della stessa lavorazione. Non poteva mancare la fibra di carbonio, che include il parafango anteriore e posteriore, la copertura dei condotti di aspirazione, i fianchetti dell’airbox, le appendici carena, la cover del cruscotto, la protezione della catena superiore ed inferiore, nonché quella del forcellone, il copri pignone, la sottocarena, ed i terminali dell’impianto di scarico.

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