Spies primo sul circuito di casa

Il texano è inseguito da Stoner, 2°. Rossi 6°, Lorenzo 9°

Spies primo sul circuito di casa

La 'racing capital on the world', così è chiamato il circuito di Indianapolis che è quello con la maggior capienza di pubblico nel mondo, ha fatto stamattina gli onori di casa regalando ai piloti della MotoGP temperature all'aria di 24° centigradi e 32° sul manto stradale, appena riasfaltato.

Per questa occasione, Bridgestone ha portato gomme anteriori medie e dure e posteriori asimmetriche dure ed extradure. I piloti della MotoGP hanno fatto molta fatica in questo primo turno di libere a far entrare in temperatura le gomme, e il nuovo asfalto, che ci metterà almeno una giornata intera a gommarsi, non ha certo aiutato. Come sempre, comunque, i tempi si sono abbassati a circa 10 minuti dalla fine del turno quando i piloti hanno montato le gomme più morbide.

Il 'fattore campo' ha fatto buon gioco col texano Ben Spies, il più veloce questa mattina (1'43"260), su un circuito che lo scorso anno gli aveva strizzato l'occhio con un secondo posto. La Yamaha quindi inizia il fine settimana rompendo brutalmente il predominio Honda. Sarebbe prematuro cantar vittoria con un Casey Stoner, secondo, lì dietro a quasi 3 decimi di distacco, su questo tracciato dove tra l'altro Stoner non ha mai vinto.

Peraltro l'australiano non ha digerito il nuovo asfalto: "non è quello che ci si aspetterebbe da un circuito del mondiale - ha detto - è molto scivoloso ed irregolare".

"Speriamo che migliori man mano che si gomma - gli ha fatto eco il compagno di squadra Dovizioso - perché sembra di guidare sul bagnato. Non ti da alcuna sicurezza".

In terza posizione, con un distacco di 314 millesimi, ha chiuiso Colin Edwards, che per l'occasione del GP di casa ha sfoggiato una nuova grafica sul casco.

Quarto posto per Marco Simoncelli, che nella prima parte del turno era in prima fila virtuale. Supersic ha chiuso a 322 millesimi dalla testa.

Bene Nicky Hayden, carico d'entusiasmo sul circuito di casa, quinto pilota per velocità e primo delle Ducati: sono  976 i millesimi di ritardo dal connazionale Ben Spies.

Migliorata, rispetto ai soliti venerdì di prova, anche la situazione di Valentino Rossi, la sua Ducati ha chiuso in sesta posizione dietro ad Hayden ma con un ritardo di 'soli' 1"102 dalla testa.

Seguono Dovizioso e Barberà, rispettivamente 7° e 8°, poi Lorenzo, solo 9° e a ben 1"805 di distacco dal suo compagno di squadra Spies, seguito da Pedrosa, 10° a -1"932.

Si suppone con un certo ottimismo che i due spagnoli abbiano voluto restare cauti in attesa che la pista venisse gommata, viceversa la loro situazione non si prospetta al momento così rosea.

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