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MotoGP, Acosta: "Tengo i piedi per terra, i pescatori a casa mi ricordano com'è la vita reale"

"Io magico? Poncharal lo dice perché è felice, aspetto che si arrabbi. Pedrosa vuole seguirmi? ho più io da imparare da lui che l'opposto. Un incontro di boxe tra Lorenzo e Dani? punto su Pedrosa, è piccolo e Jorge è fuori forma"

MotoGP: Acosta:

Due podi, un 2° posto ad Austin ed un 3° a Portimao: è il bottino che il rookie Pedro Acosta può già sfoggiare al netto di tre gare, in un inizio di campionato in cui il giovanissimo alfiere del team GasGas ha già incrociato le ruote della propria KTM con quelle di piloti del calibro di Bagnaia, Marquez, Martin. Che lo spagnolo sarebbe stato uno tsunami agonistico, in una MotoGP che quest'anno è teatro di una storia con molti protagonisti, ce lo aspettavamo. Che lo fosse sin dalle prime gare però non era affatto scontato, a testimonianza del talento del diciannovenne che già punta a spazzare parecchi record.

Il primo record potrebbe infrangerlo già qui a Jerez, battendo quello di un certo Marc Marquez, ma se anche non riuscisse avrebbe tempo sino al Sachsenring. Vittoria o non vittoria in ogni caso, Pedro Acosta si sta dimostrando un personaggio estremamente magnetico, in pista e fuori, tanto dall'attrarre su di sé complimenti e interesse persino da campioni del passato come Dani Pedrosa, presente a Jerez con una wild card e già intenzionato a vederci chiaro in pista e svelarne i segreti. Alla fine dei giochi però, forse come dice Randy Mamola ciò che conta è divertirsi e Acosta lo sta facendo, racimolando podi nel mentre, in attesa della prima consacrazione.

Jerez è stato uno dei circuiti in cui la KTM ha dato una vera prova di forza nella scorsa stagione.
"Naturalmente questo mi fa venire ancora più voglia di fare una bella gara - spiega Pedro - questo circuito per noi spagnoli è il più atteso nella prima metà di stagione, lo scorso anno Brad e Jack sono stati molto veloce, come anche Dani con la wildcard. E' facile farsi trasportare dagli entusiasmi quando la moto funziona, ma vorrei aspettare di vedere cosa succederà nei prossimi giorni. Ad Austin abbiamo fatto un buon weekend, ma dobbiamo ancora lavorare su certi aspetti con calma, come l'uscita di curva che ora mi sta costando qualcosa. Poi ci sarà anche Pedrosa in pista, un rivale aggiuntivo, più che un aiuto".

Jerez è un circuito famoso per i duelli tra i piloti all'ultimo giro, Doohan e Criville nel 1996, Rossi e Gibernau nel 2005, Lorenzo e Pedrosa nel 2010, Marquez e Lorenzo nel 2013... pensi che il tuo nome sarà su questa lista dopo la gara di domenica?
"Difficile dirlo, prima vediamo come siamo messi nelle FP1 di domani, ma le incognite sono ancora molte, bisognerà prima capire le gomme e il tracciato, e poi lavorare sul setup della moto".

Siamo appena al quarto circuito in questa stagione e la tua crescita in MotoGP è stata velocissima, che differenza hai visto tra la prima e l'ultima gara disputata?
"Qualche differenza c'è stata forse, sono molto concentrato sul migliorare il mio stile di guida, siamo sulla strada giusta. Certamente eliminare parti aerodinamiche o l'elettronica, almeno per me o per un rookie sarebbe un problema, il focus è concentrarsi sulle proprie sensazioni e trovare la velocità giusta per affrontare il weekend".

Dani Pedrosa ha aiutato molto la KTM nello sviluppo e te nella tua crescita come pilota. Questo weekend sarà in pista, ti ha dato dei consigli su un tracciato in cui in passato ha vinto molto?
"In realtà non molti, abbiamo parlato più che altro della moto, ma è bello poter condividere con lui quello che penso. Ma è un qualcosa che vale sempre, non solo qui a Jerez, la sua esperienza ha un valore incredibile".

Lui stesso ha detto di volerti seguire per vedere cosa fai sulla moto. E' un pensiero che ti fa piacere o preferiresti essere tu a seguire lui?
"La sua esperienza su una MotoGP non si discute. Non è un pilota qualunque, ha una storia, sin dai giorni dalla 125 e nella 250, ogni volta che ci parlo è come aprire un libro di storia, ma penso che avrei più io da imparare da lui che l'opposto".

Jorge Lorenzo lo ha sfidato a un incontro di Boxe, su chi scommetteresti?
"Su Dani, perchè è piccolo, per lui sarebbe facile avvicinarsi e tirare qualche pugno, quando sei alto è più difficile muoverti. E poi Jorge non è nella migliore condizione fisica al momento", scherza ancora lo spagnolo.

E se fossi tu a sfidare qualcuno nel paddock?
"Non so, Forse Oncu, sicuramente sarebbe uno spettacolo".

Secondo Hervè Poncharal, hai qualcosa di magico, un qualcosa che forse potrebbe essere utile anche alle altre KTM.
"Lo dice perchè ora è felice, ora dobbiamo aspettare di vedere cosa dirà quando sarà arrabbiato! - scherza lo spagnolo - non penso che stiamo facendo qualcosa di veramente diverso da ciò che fanno gli altri piloti in KTM. Jack e Brad hanno molta esperienza, e Jack viene da un'altra casa. Li ho osservati a lungo per imparare quanto possibile, oggi siamo in una posizione favorevole ma è facile perdere questo vantaggio".

Massimo Rivola è convinto però che l'Aprilia sia ora la moto più competitiva in pista, cosa ne pensi?
"Non mi aspetto che dica altro perchè ci lavora (ride), io potrei dire che è quella di GasGas".

Parli spesso di voler tenere i piedi saldamente a terra in termini di aspettative. Quanto è difficile farlo ora dopo un inizio di stagione così esplosivo?
"In realtà non è così difficile, ogni volta che torno a casa vedo i pescatori cercare di guadagnarsi da vivere, ho modo di vedere la vita vera delle persone al di fuori di tutto questo".

Quanto senti di avere in mano la moto dopo le prime tre gare?
"Difficile dare un voto, in termini di trazione direi 10 su 10, ma quanto alla moto in sé ci sono tantissimi dettagli che possono variare, è ancora presto per avere un'idea precisa del punto in cui siamo".

C'è anche la possibilità che tu sia nel team ufficiale il prossimo anno.
"Come ho sempre detto, è fondamentale avere un rapporto di fiducia col proprio team, al punto da fidarti di ciò che fanno senza chiederti il perchè. Ho sempre detto che ovunque andassi avrei voluto che gli uomini con cui lavoro mi seguissero".

Molte persone si aspettano qui a Jerez la tua prima vittoria in MotoGP.
"La sto aspettando dalla prima gara, anche se questo circuito mi piace molto saprò il mio potenziale solo domattina dopo le FP1. La prima uscita, la prima impressione del circuito, per me è molto importante per vedere come mi rapporto con la moto, con le traiettorie e tutto il resto. Ovviamente il team è preparato, io salirò sulla moto e farò il mio, però penso che potrebbe essere un weekend favorevole".

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