Frodi Rca: super poteri Ivass
Il nuovo istituto di vigilanza contro le truffe
Scritto da Omnimoto - Mer, 17/10/2012 - 09:00
Premettendo che l’Ivass lavora sotto il sostanziale controllo della Banca d’Italia, l’Istituto analizza, elabora e valuta le informazioni desunte dall’archivio informatico, nonché le informazioni e la documentazione ricevute dalle Imprese e dagli intermediari, al fine di individuare i casi di sospetta frode e di stabilire un meccanismo di allerta preventiva contro le frodi. Inoltre, chiede informazioni e documentazione alle Assicurazioni e agli intermediari: vorrà sapere se come quando e perché c’è un’attività di contrasto attuate contro le frodi. Dopodiché, segnala alle Imprese e all’autorità giudiziaria preposta i profili di anomalia riscontrati a seguito dell’attività di analisi, di elaborazione dei dati e correlazione dell’archivio informatico integrato, invitandole a fornire informazioni in ordine alle indagini avviate al riguardo, ai relativi risultati e alle querele eventualmente presentate.
Il tutto avviene in collaborazione con le Forze di Polizia e con l’Autorità Giudiziaria ai fini dell’esercizio dell’azione penale per il contrasto delle frodi assicurative; quindi, elabora una relazione annuale sull’attività svolta a fini di prevenzione e contrasto delle frodi, e alle iniziative assunte a riguardo dalle Imprese di assicurazione.
Resta però qualche dubbio: perché le Compagnie non pensano da sé a prevenire e contrastare le truffe Rca? Perché gli uffici sinistri delle Imprese devono essere in qualche modo stimolati dall’Ivass? E, alla fine, le Rca caleranno davvero grazie alla guerra alle frodi?