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Se la strada è più "attraente", il traffico peggiora...

Una ricerca evidenzia un paradosso: più è grande la strada, più la circolazione è a rischio

Moto - News: Se la strada è più

C’è una vecchia tesi, molto semplice, che dice questo: se si costruiscono più parcheggi in una certa zona di una metropoli per far calare il traffico, per paradosso il traffico peggiorerà, perché le gli automobilisti verranno attratti dai nuovi parcheggi. Questa vecchia tesi viene un ripresa da una più recente, evidenziata da wired.com: se si fanno strade più grandi, il traffico peggiora. Proprio in base al ragionamento di cui sopra: chi ha un’auto viene incentivato a percorrere quelle strade con carreggiate più larghe, ma per paradosso lo spazio si rivelerà ancora insufficiente. E anzi la circolazione sarà ancora più faticosa. Un concetto chiamato “domanda indotta”: l’offerta di strade genera una richiesta ancor maggiore.


Come si è arrivati a questa conclusione? Nel 2009 un gruppo di economisti decide di mettere in relazione il numero di nuove strade ed autostrade costruite in città di zone differenti degli Stati Uniti (fra il 1980 ed il 2000) ed il numero di chilometri percorse in quelle città in quel ventennio. Risultato: se una città accresciuto la propria capacità stradale di un 10%, si registra un aumento del traffico del 10%. E così via a crescere, all’infinito. La causa? Semplice: se rendi la guida più facile, favorisci la scelta dell’auto per i propri spostamenti anche quando non necessario.


La soluzione parrebbe altrettanto semplice: sì a strade più larghe e a più parcheggi, ma tutto questo in parallelo con un aumento dell’investimento sul trasporto pubblico. In realtà, il mezzo privato attrae così tanto da far dimenticare il mezzo pubblico. Anche se, questo va detto, dipende anche dal veicolo pubblico: una metropolitana efficiente come quella di Londra è un conto, i disastrosi tram e autobus di Milano e Roma sono un altro conto.


Forse, in determinate metropoli, si possono perfino chiudere alcune strade al traffico, così da far calare il numero di mezzi privati in circolazione. È accaduto a Parigi. Pur tuttavia, la capitale francese dispone di una rete metropolitana straordinariamente efficiente. Vi immaginate che cosa potrebbe succedere nelle nostre città, come Milano e Roma?

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