Se cercate su Twitter o su Instagram l'hashtag #guardaavanti scoprirete tanti post di piloti e addetti ai lavori del mondo della MotoGP che parlano di guida sicura in auto. È una campagna promossa da Ducati e dal suo sponsor TIM, che dal paddock dei test invernali di Sepang ha coinvolto sempre più persone, diventando virale in pochi giorni e lanciando un messaggio davvero importante.
La campagna di sensibilizzazione diventa virale
Sono tanti i piloti italiani, i giornalisti e i team manager che hanno voluto dare il loro contributo: con #guardaavanti ci si rivolge soprattutto agli automobilisti, chiedendo di non utilizzare il cellulare in auto o al limite di utilizzarlo con vivavoce o con auricolare. Guardare avanti, per l'appunto, rimanendo concentrati sulla strada.
Ogni anno i dati in riferimento agli incidenti (mortali e non) causati dall'utilizzo di smartphone in auto continua ad aumentare. Questo perchè chi guida spesso riceve messaggi, controlla la posta, i social network o scrive dei messaggi. I dati sono allarmanti e la sensibilizzazione non è mai abbastanza. L'iniziativa partita da un progetto studiato a tavolino a Borgo Panigale, ha ricevuto la giusta visibilità grazie ai piloti della MotoGP e continua a far parlare.
La formula utilizzata è semplice: i piloti (quelli Ducati in primis, Iannone e Dovizioso) hanno realizzato un video in cui invitano a non utilizzare il telefono alla guida, poi citando tre nomi che avrebbero dovuto fare lo stesso e mostrando un post-it o un cartello con l'hashtag #guardaavanti. Anche le foto e i selfie, sono ben accetti. In questo modo (in stile Ice Bucket Challenge) si ha una sorta di diffusione capillare in stile catena di sant'antonio, o in gergo più moderno, la viralità necessaria a far arrivare il messaggio a più persone possibile.