Una Regione amministra i soldi dei cittadini (motociclisti inclusi). E dove trova i quattrini per risanare un po’ le casse? Talvolta succede che mette le mani in tasca a chi circola su due ruote, che - come tutti i possessori di veicoli in Italia - spesso finisce a fare da "bancomat" per mettere una pezza ai costi abnormi della politica. Parrebbe proprio questo ciò che sta capitando in Piemonte.
Non sanno più dove prendere i denari?
Prima la Regione Piemonte voleva far pagare il bollo a tutte le auto ecologiche, poi solo ad alcune; mentre i politici decidono, ecco la novità: da gennaio 2016, i motociclisti pagheranno il 1% in più. Un aggravio per ben 428.000 piemontesi che possiedono moto e scooter con cilindrata superiore a 50 cc. Una manovra che frutterà alle casse di Piazza Castello complessivamente 1,6 milioni di euro. In media, l’aumento sarà di 5 euro, sostiene la Regione, ma le associazioni dei motociclisti parlano di 10, 15, e fino a 25 euro, per le grosse cilindrate.
Qualche partito contro la Regione
Fra le poche voci politiche a difendere i motociclisti, ci sono Forza Italia e il MoVimento 5 Stelle: “L’amministrazione non mantiene quanto promesso e chiede il pagamento della tassa per fare cassa”. Ma sentiamo la replica del vicepresidente Aldo Reschigna: “L’intento non è aumentare le tasse, ma mantenere il gettito del bollo auto vicino ai 460 milioni del 2015. Rimaniamo la Regione leader in Italia per le agevolazioni sulle auto ecologiche”.