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Un weekend perfetto, dove non ha semplicemente vinto, bensì dominato. Se nel Regno Unito l’obiettivo era quello di salire sul gradino più alto del podio, Raffaele De Rosa non ha tradito le attese. Velocissimo nelle libere e poi in qualifica, in Gara il portacolori Althea ha portato a termine il proprio compito trionfando con la sua BMW.
Meglio non si poteva fare.
“Sono felicissimo, già nelle prove avevo capito di avere un gran passo, però poi in gara tutto può cambiare. Nella Superstock c’è sempre gran bagarre, invece questa volta sono riuscito ad avere il giusto ritmo e arrivare davanti a tutti sotto la bandiera a scacchi”.
Hai cercato di emulare Sykes.
“Almeno (sorride), sarebbe bello dire così, però non facciamo questi paragoni”.
Qual è il valore di questa vittoria?
“È un successo che pesa, perché arrivato su una pista tecnica, ma allo stesso tempo tra le mie preferite. Proprio qua ho debuttato in 125. Ci tenevo a tornare sul gradino più alto del podio, perché avevo tutte le carte in regola per farlo”.
Sei al comando della classifica davanti a Mercado. Sarà un testa a testa fino al termine?
“Lui ha dimostrato di essere un avversario tosto, che merita di giocarsi il titolo. Al momento il terzo è un po’ più staccato, però siamo solo a metà del Campionato. C’è ancora la seconda parte, dove qualche pilota come Tamburini o Canepa potrebbero inserirsi nella battaglia per la vetta”.
La prossima tappa è Misano. Possiamo definirla come la rivincita di Imola?
“Assolutamente, è senza dubbio uno stimolo in più per vincere e fare bene davanti al mio pubblico. Il tracciato lo conosco bene, inoltre ci sono sempre tantissimi tifosi presenti a incoraggiarti”.
Cosa sarà fondamentale per vincere il titolo?
“Non accontentarsi, penso sia proprio questo a fare la differenza. Le gare della Superstock non sono molte, pertanto bisogna sempre puntare al massimo, evitando di commettere errori, perché difficilmente si riesce poi a rimediare”.
Quest’anno sei protagonista con la BMW. Cosa cambia in confronto alla Ducati?
“Se devo essere sincero mi sono trovato subito a mio agio, fin dalla prima volta che sono salito in sella. Sono riuscito ad essere subito veloce, anche se il difficile arriva quando bisogna limare alcuni decimi. Di certo l’elettronica è più semplice, inoltre sento maggiore grip e in uscita di curva sono molto più forte”.
Alla Superbike ci pensi?
“Ogni giorno (sorride). Sarebbe un traguardo unico, però preferisco compiere un passo per volta e pensare gara per gara. In questo momento devo rimanere concentrato sulla Superstock, stiamo facendo una stagione positiva e vogliamo proseguire al meglio”.
