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MotoGP, Cal Crutchlow nel segno di Barry Sheene

Il britannico trionfa a Brno davanti a Rossi e Marquez, 7° Petrucci, 8° Iannone, disastro Lorenzo

Cal Crutchlow nel segno di Barry Sheene

A volte non serve avere soltanto il polso. Bisogna anche saperci mettere una buona dose di astuzia e intelligenza. È questo mix di ingredienti che ha regalato a Cal Curtchlow e Lucio Cecchinello il primo storico successo in MotoGP. Nell’incertezza del meteo, l’inglese ha deciso di puntare sulla gomma dura da bagnato a discapito della morbida. Una scelta che si è rivelata vincente nella seconda parte di gara, dove il britannico ha risalito la classifica fino a balzare al comando della corsa, senza più lasciarselo sfuggire.

Cal festeggia, è il primo inglese a vincere nella classe regina dopo Barry Sheene nel 1981 a Anderstorp: “ E’ una sensazione difficile da raccontare, soprattutto dopo la nascita di mia figlia – ha spiegato - ho azzardato ed è stata la scelta giusta. Non capisco perché a volte i piloti preferiscano montare due gomme diverse – ha aggiunto – sono felice per il team, che ieri ha lavorato fino a mezzanotte”.

Cecchinello fatica a trattenere le lacrime: “Abbiamo rischiato, ma Cal se l’è sentita di prendere quella scelta. Sono davvero emozionato, perché questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario”.

Alle spalle del pilota LCR c’è Valentino Rossi. Anche lui ha azzardato la gomma posteriore dura e negli ultimi tredici giri è emerso il potenziale del Dottore, regalandogli  il secondo posto: “All’inizio ero disperato – ha rivelato il 46 - perché pensavo avessimo commesso un errore. Poi la posteriore si è rivelata la scelta corretta, dato che sono riuscito a risalire. Una prestazione importante – ha concluso - ora sono secondo in Campionato”.

A completare il podio di Brno Marc Marquez. Lo spagnolo della Honda si è rivelato freddo calcolatore, approfittando nel finale del degrado della gomma di Iannone: “Oggi abbiamo sbagliato strategia – ha ammesso - ho puntato sulla soft in attesa del flag to flag. Purtroppo non è successo, ma sono comunque felice, perché avrò anche perso punti nei confronti di Rossi, ma ho guadagnato su Lorenzo”.

In quarta posizione Baz, seguito da Barberà, Laverty e Petrucci, con Iannone ottavo. The Maniac nel finale ha sofferto il degrado della gomma, perdendo il podio. Peggio è andata a Dovizioso, costretto addirittura a fermarsi per un problema all’anteriore. Addirittura doppiato Lorenzo, autore di un doppio cambio moto.

LA CRONACA – La pioggia ha cessato di scendere, ma l’asfalto resta comunque bagnato per la gara della classe regina, con i piloti che decidono di affidarsi alla gomma wet, a discapito della full wet. Al via lo spunto migliore è quello di Iannone, ma Marquez in curva 1 trova lo spunto per rispondere e riprendersi la prima posizione. Grande partenza di Dovizioso, che arriva addirittura negli scarichi del compagno in terza posizione. Male invece le Yamaha, con Lorenzo settimo e Rossi decimo.

Dovizioso è incontenibile, tanto da mettere nel mirino Iannone e scalzarlo. Marquez segna il passo col forlivese alle spalle,  mentre Lorenzo è undicesimo seguito da Rossi. Li precedono Petrucci e Smith con Vinales sesto alle spalle di Aleix Espargarò e Redding.

Sull’asfalto bagnato Andrea Dovizioso ha un passo in più. L’alfiere di Borgo Panigale piazza l’attacco decisivo a Marquez dopo quattro giri, prendendosi la leadership della corsa. Ne approfitta anche Iannone, relegando lo spagnolo in terza piazza con Redding a braccarlo. L’inglese ha un passo superiore alla Honda, soffiando la posizione al 93.

Quando mancano venti giri ci sono ben tre Ducati nelle prime posizioni. Chi soffre è invece la Yamaha, che al posteriore ha preferito montare la gomma dura. Rossi è dodicesimo, addirittura quattordicesimo Lorenzo,  insidiato da Crutchlow, anche lui con la medisima gomma, sia al posteriore che anteriore. In vetta  ci pensa Iannone ad accendere la sfida, sopravanzando il compagno e prendendo in mano il comando della gara.

The Maniac vola, seguito da Redding, che nel frattempo si è sbarazzato di Dovizioso. I primi tre sono racchiusi in soli sei decimi, con Marquez che accusa tre secondi in quarta piazza. Sesto è Barbera, poi Vinales, Petrucci e Pol Espargarò. Rossi dodicesimo, quattro posizioni dietro Lorenzo.

A quindici tornate dal termine, Cal Crutchlow con la dura sigla il giro veloce in 2’08”7, risultando un secondo e mezzo più veloce rispetto a Iannone. Il britannico risale fino al nono posto, portandosi a ridosso di Petrucci. Anche Rossi rompe gli indugi, sopravanzando Pol Espargarò e agguantando la top ten.

A tredici giri dalla fine il primo colpo di scena, con Dovizioso che è costretto ad alzare bandiera bianca per un problema alla gomma anteriore. Il forlivese esce di scena, ripartendo con la seconda moto.  Lascia quindi il terzo posto a Barbera, che nel frattempo ha scavalcato Marquez.  Cal Crutchlow è invece un carro armato, a tal punto da arrivare fino al sesto posto ed insidiare Aleix Espargarò.

L’alfiere LCR infila la Suzuki, per poi passare anche la Honda con il numero 93. Iannone è sempre al comando con Redding a tre decimi e Barbera a otto. Rossi sale all’ottavo posto dietro a Maverick Vinales, mentre undicesimo Lorenzo preceduto da Baz

Il passo di Cal Crutchlow è nettamente superiore alla concorrenza, perché a dieci passaggi dal termine l’inglese è già a ridosso del terzetto di testa. Si sbarazza in due sole curve di Redding e Barbera, per poi mettere nel mirino Iannone. Dietro Vinales ha un problema, ma riparte.

The Maniac capisce che è impossibile reggere il ritmo del pilota LCR, ma non vuole gettare la spugna. Dalle retrovie sale anche Rossi, è sesto, girando due secondi più veloce. Lorenzo rischia, entrando ai box e montando le slick, nonostante Forcada non sia d’accordo.

In vetta c’è il sorpasso di Crutchlow su Iannone, con Rossi che si sbarazza di Marquez e diventa quarto. Soffre Redding, sceso addirittura al sesto posto. Se il Dottore vola, Lorenzo è il rovescio della medaglia in casa Yamaha. Torna nuovamente ai box, ripartendo con la moto precedente.

A cinque giri dalla fine il pesarese sorpassa anche Barbera, salendo sul podio. Ora c’è da sferrare l’attacco decisivo a Iannone. L'abruzzese prova a chiudere ogni varco, ma il Dottore è incontenibile, ottenendo la seconda posizione.

Tra Rossi e Crutchlow ci sono ora quattro secondi di distanza. Iannone in terza piazza deve fare i conti con la Ducati Avintia di Barbera, staccata di due soli decimi. Anche Marquez si getta nella lotta per il podio, separato tre decimi dal connazionale.

Nella bagarre tra Iannone e Barbera si inserisce Marquez. The Maniac non ha più gomme, manca addirittura la parte centrale, la Honda numero 93 ne approfitta per agguantare la terza posizione. Il pilota di Cervera saluta la concorrenza scappa.

In vetta Cal Crutchlow non ha rivali, per lui e il team LCR è una giornata storica quella di Brno, che vale il primo successo in carriera. Alle sue spalle c’è Rossi che precede Marquez. Giù dal podio Loris Baz, che nel finale sopravanza Barbera e Iannone.   

 

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