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MotoGP, Petrucci e Redding: siamo solo avversari

Scott: "ha fatto una stronzata e non si è scusato". Danilo: "mi dispiace molto ma non ho tutta la responsabilità per l'incidente"

Petrucci e Redding: siamo solo avversari

La rabbia è sbollita, ma Petrucci e Redding non si sono certo ravvicinati. Ad Aragon Danilo era entrato in contatto con il compagno di squadra al primo giro, causando le caduta. Scott aveva attaccato l’italiano duramente e un vero e proprio chiarimento tra i due non c’è stato.

Non ho parlato con Danilo, ci siamo solo scambiati un saluto questa mattina a colazione - dice Redding - Non è venuto a scusarsi e non penso che debba andare io da lui. Le relazioni possono cambiare con il tempo e, alla fine, io sono qui solo per me stesso. Sono un professionista, ad Aragon ero molto arrabbiato ma ormai quell’episodio appartiene al passato, anche se spero non capiti mai più”.

Di certo Scott non ha cambiato la sua idea su quello che è successo.

Danilo ha fatto una stronzata - commenta senza peli sulla lingua - Ci ha rimesso tutta la squadra, non abbiamo portato a casa neppure un punto, non abbiamo avuto esposizione televisiva: è stato solo uno spreco di soldi”.

Petrucci, da parte sua, mette i puntini sulle ‘i’ e dà la sua versione dei fatti.

“L’incidente di Aragon ha pesato molto per me e mi dispiace molto di avere coinvolto Redding - spiega - Però non ho tutta la responsabilità per quello che è successo, ho avuto un problema con la centralina ma non siamo riusciti a individuarlo sulla linea di partenza. Infatti, dopo tre o quattro giri, mi è successo qualcosa di simile con Bautista. Non ho toccato Scott, l’ho solo portato all’esterno e lui è caduto cercando di rientrare in pista”.

Delle scuse, però, potevano essere gradite.

Finita la gara, Scott è venuto da me senza neanche togliersi il casco: mi ha dato una spinta e detto ‘grazie’ - racconta - Poi ha rilasciato delle dichiarazioni molto forti, abbiamo semplicemente idee diverse. In fondo, dividiamo il box ma non giochiamo nella stessa squadra”.

Petrucci non sente di meritarsi neppure il ride through che la Direzione Gara gli ha inflitto.

“E’ una penalizzazione che non si è mai vista. Il motivo è che avevo avuto un incidente simile con Laverty, ma quella volta avevo torto e mi sono subito scusato”. Poi Danilo ritrova il sorriso e scherza: “Miller mi ha preso anche in giro e ha detto che ora sono io il pilota più pericoloso e non lui, e Crutchlow mi ha bollato come troppo ambizioso. A parte tutto, ora voglio solo dimenticare cosa è successo”.

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