Tu sei qui

Moto3, Locatelli: per salire sul podio ho usato la calma

Un altro podio per Andrea che il prossimo anno sarà in Moto2: "non era una scelta obbligata, ma sono contento di averla fatta"

Locatelli: per salire sul podio ho usato la calma

Dopo il Sachsenring, Andrea Locatelli è riuscito nuovamente a salire sul podio a Phillip Island, in una gara molto complicata. Dopo l’incidente che ha visto protagonisti McPhee, Migno e Bastianini e la conseguente bandiera rossa, la gara si è decisa sulla distanza di 10 giri. “Tutto il fine settimana è stato strano e così anche la gara” scherza il bergamasco.

Qual è stato il segreto?
Rimanere calmo, era quello che serviva e sarebbe stato meglio capirlo già ieri. Negli ultimi minuti della qualifica ho fatto un errore  e sono andato in terra, compromettendo la mia posizione di partenza”.

Oggi hai cambiato passo…
Nel warm up sono stato veloce, riuscivo a tenere un buon passo. Ho iniziato la gara tranquillo, qui con le scie le posizioni cambiano in continuazione”.

Poi l’interruzione e la ripartenza…
Ho spinto subito per cercare di seguire Binder, mi ha preso un po’ di vantaggio e volevo riprenderlo ma faticavo più di lui in accelerazione, i rapporti del cambio non erano perfetti. Mi sono accorto di essere riuscito a scappare dal gruppo alle mie spalle e ho controllato la situazione”.

Andrea LocatelliE’ il secondo podio dell’anno, ma non eri partito benissimo. Perché?
Abbiamo pagato il fatto di non conoscere la moto, quando arriviamo in un circuito non disponiamo dei riferimenti degli anni precedenti. Però abbiamo lavorato molto e ora la KTM mi permette di essere veloce in tutte le piste”.

Il prossimo anno sarai in Moto2, qualche rimpianto?
Sono contento della scelta che ho fatto, lascerò la Moto3 avendo fatto qualcosa di buono. Sarei potuto rimanere un altro anno, per puntare alle prime tre posizioni nel Mondiale, ma ho apprezzato molto l’opportunità datami da Italtrans”.

Anche fisicamente la Moto3 ti va ormai stretta?
A inizio anno venivo dall’infortunio al coccige e pesavo una sessantina di chili, ricominciando ad allenarmi sono salito a 66, sono 7 o 8 più di Binder. Non direi che la Moto2 è una scelta obbligata, ma se fossi rimasto in Moto3 sarei dovuto dimagrire”.

Rimangono due gare, è il momento di puntare alla vittoria?
Ci proverò, Sepang mi piace molto ma so che non sarà semplice”.

Articoli che potrebbero interessarti