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SBK, FP2: Rea detta legge, 4° Melandri

Il nordirlandese imprendibile sul passo gara, precede Sykes e Davies, 11° Savadori, fuori dalla top ten le Honda di Bradl e Hayden

SBK: FP2: Rea detta legge, 4° Melandri

La parte di protagonista tocca sempre a lui. Anche nel turno del pomeriggio il copione rimane uguale, perché Johnny Rea mostra i muscoli, confermandosi il più veloce del venerdì. Migliora due decimi la prestazione del mattina, portando il cronometro sul tempo di 1’33”573. Oltre al giro secco, quello che colpisce è senza dubbio il passo gara del nordirlandese, costantemente sull’1’34” basso nella simulazione di venti giri. Nessuno al momento sembra in grado di avvicinarsi, a conferma della superiorità mostrata dall’iridato.

Alle sue spalle si inserisce la Kawasaki di Tom Sykes (+0.210). Un passo avanti per il britannico rispetto al turno inaugurale del venerdì, capace di migliorarsi di ben mezzo secondo. Il 66 precede la Ducati di Chaz Davies, che troviamo nuovamente in terza posizione proprio come in FP1, mentre chi non compie un passo avanti è Marco Melandri (+0.420). Il ravennate non va oltre l’1’33”996, dovendo quindi accontentarsi della quarta piazza per soli 20 millesimi sulla Yamaha di Alex Lowes, quest'ultimo in crescita.

Dietro il britannico la Panigale di Xavi Forés (+0.601), braccata a soli 71 millesimi dalla BMW di Jordi Torres e la R1 di van der Mark. Nonostante il secondo di ritardo, sale nella top ten l’Aprilia di Eugene Laverty (+0.945), 36 millesimi meglio nel confronto con quella di Savadori.  

Costrette nuovamente a rincorrere le Honda di Bradl e Hayden. Questa volta il tedesco risulta più veloce  rispetto all'americano, precedendolo di due decimi col dodicesimo tempo. Il cronometro li vede però a oltre un secondo dalla vetta. Soffre anche Leon Camier, finalmente in pista dopo il blackout del mattino alla MV Agusta. E' quattordicesimo, dietro di lui Krummenacher e Russo, poi De Angelis, 19° Badovini, 

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