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SBK, Sorpresa a Barcellona: Melandri nel box Kawasaki con Bassani

Marco era presente nei test al fianco di Axel nell'inedito ruolo di coach: "Lo osservo in pista e lo aiuto per comunicare le sensazioni nel box. Non sarò ad Assen, verrò in qualche gara ad aiutare ma non ho un piano"

SBK: Sorpresa a Barcellona: Melandri nel box Kawasaki con Bassani

Nei test SBK di Barcellona c'è stata una new entry nel box Kawasaki che non è passata inosservata. Ci riferiamo alla presenza di Marco Melandri al fianco di Axel Bassani. I due piloti condividono il manager Alberto Vergani e secondo quanto raccolto dai colleghi di Speedweek, proprio Axel aveva chiesto a Marco di aiutarlo nel corso della stagione già durante l'inverno. Il test al Montmelò è stata la prima occasione in cui i due hanno condiviso il box, ma Melandri non sarà una presenza fissa.

"Cerco di aiutare Axel in tutte le questioni - ha spiegato Melandri - guardo come guida in pista, ma anche come lavora con la squadra. È giovane e il passaggio da un team privato a un team Factory è un passo importante. Axel mi ha chiesto in inverno se potevo lavorare con lui, ma io non volevo più viaggiare. Mi ha chiamato di nuovo dopo Phillip Island e il test qui è stata una buona occasione per provare. Nei test le cose sono più rilassate, quindi ho avuto il tempo di conoscerlo".

Marco ha una lunghissima esperienza anche in SBK ed ha lavorato in passato con Marcel Duinker, capotecnico di Bassani in Kawasaki. 
"Conoscevo già alcuni dei ragazzi del team. Il suo capotecnico Marcel Duinker ha lavorato con me quando correvo per la Kawasaki in MotoGP, così come il tecnico elettronico Danilo. Ho visto come funziona la comunicazione ai box. Mi piace molto l'aspetto tecnico di questo sport, quindi è stato un bel lavoro per me. Ho sempre osservato con attenzione i dati. Per i giovani piloti è difficile perché sono sommersi dalle informazioni. Hanno bisogno di aiuto per capire cosa possono ricavare dai dati. Il pilota e l'ingegnere elettronico devono conoscersi bene. Axel deve fare i suoi commenti in un certo modo per facilitare la vita agli ingegneri elettronici. Questo vale soprattutto tra una sessione e l'altra in un weekend di gara, perché non c'è molto tempo a disposizione".

L'esperienza di Melandri potrebbe rappresentare un grande aiuto per Axel. 
"Il lavoro di un pilota oggi è molto complicato. Guidare è solo una parte. Una volta che i rapporti all'interno di una squadra sono consolidati, diventa tutto più facile. Ecco perché i piloti vogliono sempre portare con sé alcune persone che conoscono bene quando cambiano squadra. Il lato umano è molto importante. I piloti dicono le stesse cose in modi diversi. Ho cercato di tradurre i commenti di Axel per Marcel. Quando Axel descrive ciò che prova in moto, io riesco a immaginarlo. E poi lo spiego a Marcel con parole diverse da quelle di Axel. Conosco un po' Marcel: Quando capisce cosa voglio dirgli, glielo leggo negli occhi".

Per ora Melandri esclude la partecipazione all'intero campionato, ma la porta sembra aperta. 
"Non c'è possibilità che io sia ad Assen, potrebbe nevicare lì. Potrei essere nei box per qualche gara. Non ho un piano. Amo questa categoria, ma non voglio più viaggiare. Sono stanco dopo 22 anni".

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