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MotoGP, Rossi: guidare a Barcellona è diventato un incubo

"La pista è peggiorata e nessuno se lo aspettava, la colpa è più dell'asfalto che delle gomme. Rimonta? Non ho un passo fantastico"

MotoGP: Rossi: guidare a Barcellona è diventato un incubo

Una quinta fila è un macigno pesante da portare sulle spalle in vista della gara di Barcellona. Valentino ha le spalle larghe e dovrà dimostrare di avere anche un bel fiato per pensare a una rimonta che, dando un’occhiata al suo passo in FP4, non sembra poi impossibile.

Speranze, ma davanti c’è la dura realtà del 13° posto: “sono un po’ triste, mi aspettavo di faticare meno. Ieri non era stata una giornata fantastica ma le sensazioni erano state buone” rimugina.

Oggi invece cosa è successo?
Fin dal mattino mi sono accorto che l’asfalto aveva meno grip, di solito è il contrario perché la pista gommandosi migliora e nessuno se lo aspettava. Abbiamo tanti problemi con le gomme, non riusciamo a farle funzionare nel giusto modo. Non importa quali usiamo, non abbiamo la scelta giusta per noi”.

Preoccupato in vista della gara?
Partire 13° complica tutto e non è neanche un passo fantastico, però abbiamo qualche idea per il warm up”.

Dovizioso ha detto che non si stupirebbe a vederti sul podio…
Come ho detto, il mio ritmo non è fantastico ma è anche vero che, a parte Pedrosa, siamo in tanti piloti con un passo simile. Il problema è la gomma posteriore: con la media faccio bene 6 giri e poi devo rallentare, con la dura non sono mai veloce. Devo decidere se essere lento dopo qualche giro o sempre (ride)”.

L’anno scorso a Phillip Island partivi 15° e sei arrivato sul podio…
Qui sarà più difficile, in Australia avevo sbagliato la scelta di gomme in qualifica con pista umida ma avevo un buon potenziale nelle prove”.

La situazione è così critica?
Oggi ci sono state tante cadute, l’asfalto non ha grip e quando le temperature aumentano diventa tutto ancora più difficile. È complicato guidare così, è un incubo, non puoi essere naturale. Ogni volta che entri in curva ti senti al limite”.

Domani guiderete sulla uova?
Io per certo, gli altri non so, vedremo”.

L’anno scorso quando c’era poco grip tu venivi facevi la differenza…
La moto è cambiata e la M1 2016 in condizioni di poca aderenza era più facile da portare al limite”.

Anche le nuove Michelin hanno le loro responsabilità?
In questo caso secondo me la colpa è maggiormente dell’asfalto. Quest’anno fatico veramente a capire la differenza di prestazione fra una gara e l’altra. Prendiamo gli ultimi 3 GP: a Le Mans la Yamaha era fantastica come le gomme, al Mugello andavano bene e qui siamo in grossa difficoltà”.

Verso chi punteresti il dito?
Dipende dalle interpretazioni che si danno, il rapporto tra moto e gomme cambia in continuazione da una pista all’altra. In Francia potevo fare quello che volevo sulla moto e andava sempre bene, qui è esattamente l’opposto”.

E i valori in campo cambiano di conseguenza…
È un campionato particolare, nessuno al Mugello pensava che la Ducati vincesse e anche qui va forte. Se lo scorso anno, con qualche problema, finivi 6° o 7°, ora ti ritrovi 15°. È tutto più livellato, i test di lunedì saranno importanti anche se non avremo niente di speciale da provare”.

Hanno cambiato la chicane, gli organizzatori hanno detto di avere speso 200mila euro e che tu hai capeggiato la rivolta…
L’importante è che non chiedano a me quei soldi (ride) Ieri in Safety Commission eravamo tutti d’accordo, ora è meglio per tutti e rifarei quello che ho fatto”.

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