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C’è una conferma e una sorpresa. Jonathan Rea si dimostra ancora una volta avversario da battere. Nonostante la spaventosa caduta del pomeriggio, il nordirlandese strappa il migliore tempo nella seconda e conclusiva giornata di test a Jerez, grazie al crono di 1’39”809. In confronto alla straordinaria prestazione dello scorso novembre, quando fu addirittura più veloce della pole di Rossi, l’iridato questa volta è un secondo più lento. Pesa però la scelta di non utilizzare la gomma supersoffice, come nel precedente appuntamento.
Alle sue spalle spicca Lorenzo Savadori. L’alfiere Milwaukee sorprende tutti, balzando alle spalle di Rea con poco più di un decimo da recuperare (+0.111). Sono loro gli unici ad essere scesi sotto il muro dell’1’40, mentre col terzo crono Tom Sykes. Il britannico deve però fare i conti con un margine che arriva a sfiorare il mezzo secondo (+0.410). Lo bracca a soli 94 millesimi Marco Melandri. Una due giorni in crescita per il ravennate, sempre più competitivo sulla Rossa di Borgo Panigale. I problemi al ginocchio per l’infortunio rimediato durante la partita di calcio sono ormai un lontano ricordo.
Nelle prime cinque posizioni anche Chaz Davies, undici millesimi più lento rispetto al tempo di Melandri. Il gallese precede Nicky Hayden, che in sella alla Honda ha mostrato un netto passo avanti, accusando però oltre sette decimi dalla vetta (+0.739). Alle sue spalle la Yamaha di Alex Lowes e la Ducati di Xavi Forés precedono l’altra Fireblade di Stefan Bradl. I tempi sono comunque ristretti, perché in un secondo sono racchiusi otto piloti. Nella top ten anche van der Mark, davanti al debuttante Randy Krummenacher.
Per quanto riguarda la Stock il migliore di giornata è Michael Rinaldi in 1’43”343, nella Supersport svetta nuovamente Khairuddin. Archiviata questa prima due giorni spagnola, adesso tappa a Portimao, per il secondo test del 2017 in programma sabato e domenica prossima.
