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Moto2, Marini: da Valentino ho imparato l'aggressività

"Volevo essere sempre perfetto, a volte serve altro". Sui rapporti con gli altri piloti della VR46 scherza: "amicizie a rischio, risolviamo con una birra"

Moto2: Marini: da Valentino ho imparato l'aggressività

Questa sarà una stagione importante per me”. A Luca Marini non va di giocare di rimessa, è al suo secondo anno in Moto2, vestirà ancora i colori del team Forward e vuole fare vedere quello che vale. Nel 2016 è stato in lizza per il titolo di debuttante dell’anno fino all’ultima gara, ora vuole rifarsi.

Luca, hai qualche rimpianto?
Potevo fare qualcosa di più ma ci sono stati comunque dei bei risultati come in Qatar o al Sachsenring. Ora si riparte ma senza pressione perché sono solo al mio secondo anno nel Mondiale e dovrò affrontare piloti ben più esperti di me. L’obiettivo? Stare nei primi 10 costantemente e puntare qualche volta al podio”.

Cosa hai imparato lo scorso anno?
Tante cose, anche a fare le interviste (ride). Penso di essere migliorato molto ma devo fare un altro passo in avanti. Devo lavorare sul mio stile di guida, sulla frenata e per rialzare presto la moto: in Moto2 è fondamentale salvaguardare le gomme”.

L’allenamento al Ranch serve?
Sarebbe tutto più facile se potessimo allenarci con una Moto2, invece abbiamo a disposizione solo 10 giorni di test all'anno e c’è lo stop a dicembre e gennaio. Per migliorare mi servono più chilometri con la mia moto”.

Dicono che sei un perfezionista…
È vero, vorrei essere perfetto in ogni punto ma ho anche imparato che non è la strada migliore da seguire. Perché raramente guidi una moto perfetta e allora devi essere tu a metterci qualcosa di più, anche guidando in modo più sporco o aggressivo.

Anche nel corpo a corpo?
Essere decisi nei sorpassi è un’altra cosa molto importante su cui sto lavorando, è facile perdere secondi importanti dietro a un altro pilota. Da questo punto di vista il Ranch è un’ottima scuola perché ci sono sempre grandi battaglie. Ho osservato con attenzione come si comporta Valentino, lui è un pilota molto corretto ma sa usare l’aggressività quanto bisogna sorpassare”.

Quest’anno in Moto2 dovrai affrontare molti piloti della VR46, come si gestisce questa rivalità tra amici?
È difficile, li vedo già tutti più aggressivi del solito (ride). Io cerco sempre di avere buoni rapporti con tutti ma non è semplice, perché in pista ognuno deve solo pensare a fare il massimo e battere tutti gli altri. A volte si possono rompere delle belle relazioni per questo, ma noi siamo un bel gruppo”.

Come risolvete di solito queste questioni?
Sedersi davanti una birra a parlarne è sempre una bella opportunità (ride)”.

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