Ducati Diavel 1260: come cambia il Diavolo bolognese
TECNICA- Più aggressiva, motore da 159 CV e più comoda per pilota e passeggero: le premesse della rinnovata sport cruiser. Anche in versione S
Scritto da William Toscani - Dom, 17/03/2019 - 08:00
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Diavolo d’una Ducati. A Borgo Panigale, dopo aver lanciato nel 2010 la sua personalissima interpretazione del concetto maxi cruiser, a distanza di qualche stagione rimettono mano al progetto Diavel tirando a lucido un mezzo che, date le premesse, si presenta con una personalità ancora più intrigante ed in due versioni con la più raffinata S.
Il merito va alle tante modifiche apportate al modello 2019. Nulla è stato lasciato fuori dal rinnovamento di questa moto che ad una parvenza da sfrontata maxi cruiser cela prestazioni da vera sport naked.
Design, telaio, motore, tutto è stato rivisto dai tecnici Ducati. Prima del nostro test su strada vediamo come è cambiata la Ducati Diavel 1260.
Nella zona del radiatore dell’acqua abbiamo delle cover che integrano gli indicatori di direzione “light blade”. All’interno c’è una “lama” trasparente con una grafica che, quando illuminata, genera un effetto tridimensionale. Il faro anteriore mantiene la caratteristica forma a ferro di cavallo rovesciato della luce diurna (DRL, nella versione S), e si integra col piccolo cupolino fumé che protegge la strumentazione donando aggressività al frontale della Diavel 1260. Il motore e il telaio sono protagonisti delle viste laterali della moto, grazie a linee pulite e ben riconoscibili.
Al motore sono collegate anche due piastre forgiate in alluminio che abbracciano il forcellone monobraccio fuso in alluminio. L’interasse del Diavel è un importante 1.600 mm ma in Ducati garantiscono una grande maneggevolezza nel misto (anche per via di una riduzione di 1° dell'angolo del cannotto, con avancorsa ora da 120 mm) con angoli di piega dichiarati da 41°. Il reparto sospensioni conta su una forcella da 50 mm di diametro completamente regolabile e con regolazioni separate con registro di compressione e precarico molla sullo stelo di sinistra, mentre il registro dell’estensione è sullo stelo di destra. Al posteriore lavora un mono regolabile nel precarico ed in estensione. Il Diavel 1260 S si distingue per la forcella Öhlins da 48 mm di diametro completamente regolabile e un ammortizzatore Öhlins, sempre completamente regolabile.
Per quel che riguarda le ruote, abbiamo una anteriore da 3,5” x 17’’, mentre al posteriore è previsto un cerchio da 8,0” x 17’’. Gli pneumatici sono da 120/70 ZR17, mentre lo pneumatico posteriore è da 240/45 ZR17. Le coperture sono Pirelli Diablo Rosso III. I freni sono da vera sportiva con pinze monoblocco Brembo radiali M4.32 (M50 monoblocco sulla versione S), azionate da pompa freno radiale che morde due dischi flottanti da 320 mm. Al posteriore invece, il disco da 265 mm di diametro è frenato da una pinza a due pistoncini, sempre Brembo.
In condizioni statiche è possibile accedere tramite il blocchetto di sinistra sul manubrio ad un menù di setting per la regolazione delle varie funzioni, tra cui DTC, DWC e ABS. In condizioni sia statiche che dinamiche, è possibile cambiare il Riding Mode scegliendo tra Sport, Touring e Urban. Il Diavel 1260 S è, inoltre, equipaggiato con Ducati Multimedia System (DMS): collegando uno smartphone al cruscotto via bluetooth è possibile gestire e visualizzare su cruscotto l’arrivo di chiamate ed SMS oltre a visualizzare le informazioni relative alla musica che si sta ascoltando. Infine abbiamo luci, full LED nella versione S , con sensore crepuscolare.
La nostra analisi tecnica finisce qui, scopri come va nel nostro test su strada la nuova Ducati Diavel 1260!