Un venerdì del genere proprio non se l’aspettava Michele Pirro. Già, perché il pilota di San Giovanni Rotondo ha collezionato due cadute nelle libere, concludendo a oltre otto decimi dalla vetta. La delusione è evidente sul volto, dal momento che questa Ducati non sembra proprio volere esaltare le sue qualità.
“È stata una giornata incredibile – ha esordito – non riesco a capire cosa sia successo stamani e al pomeriggio per rimediare quelle due cadute. È vero che conosco la moto e la pista, ma con queste sospensioni non riesco a guidare. Non riesco ad avere fiducia all’anteriore e nemmeno a chiudere una curva come voglio”.
Colpa della sospensioni o della pista?
“La pista è uguale per tutti, ma se ad ogni giro becchi un secondo significa che qualcosa non va. Purtroppo perdo l’anteriore e non sono in grado di essere veloce. La cosa più difficile da accettare è che nemmeno riesco a darmi una spiegazione”.
Michele, avete ancora un turno di libere, poi Superpole e Gara 1.
“Ovviamente non è finita, ma attualmente non riesco a guidare la Ducati, tantomeno a divertirmi. C’è ancora tempo per lavorare e cercare di essere più competitivo per domani. Oggi però non sono stato in grado di guidare come sono capace. Gli ingegneri stanno lavorando e aspetto di capire cosa potrà emergere"
Fa strano vederti a otto decimi dalla vetta, quando al Mugello hai mostrato un altro potenziale.
“Quest’anno sono caduto una sola volta, oggi invece sono finito a terra due volte in quattro giri. È un disastro, appena spingo sull’acceleratore più del dovuto sono a terra. Sono demoralizzato, perché non riesco nemmeno a darmi una spiegazione. Posso accettare di finire a terra se spingo, ma in questo modo proprio no. Non è possibile che appena sforzi sei a terra”.
Da dove riparti sabato. Serve stravolgere la moto?
“Purtroppo non ho carte da giocarmi e credo che a questo punto sia necessario un miracolo trovare la fiducia per essere competitivo. Bisogna soltanto lavorare per trovare delle soluzioni alternative, dato che il fine settimana è lungo"
Rifaresti la scelta di correre a Misano?
“Nella vita è facile andare col piatto pronto come pensa la gente. A volte bisogna rischiare e di sicuro vado avanti per trovare la retta via ed essere competitivo”.