Per i viaggiatori incalliti e gli emigrati italiani in Germania non è certo una novità: gli stranieri hanno vari oneri in più rispetto ai cittadini tedeschi: vignetta autostradale e canone infrastrutture tra gli altri
Una disparità che continua dal 2015, e che vede i tedeschi viaggiare gratis e gli stranieri pagare. Ma la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha stroncato tutto, con sentenza C-591/17.
Altro che libertà
Stando ai giudici europei, la vignetta autostradale tedesca è illegittima per i cittadini Ue: il bollo che dal 2015 tutti gli stranieri sono costretti a pagare per usare le autostrade della Germania è contrario al diritto di libera circolazione, principio che invece ispira l’Unione Europea.
Misura ingiusta
La vignetta tedesca discriminatoria crea un’ingiustificata disparità tra tedeschi (che non pagano) e stranieri (che pagano).
Il canone, chiarisce la Corte di Giustizia UE, è discriminatorio dato che il suo onere economico grava sui proprietari di veicoli immatricolati in altri Stati membri.
I calcoli
L’importo del canone infrastrutture è calcolato in base alla cilindrata, al tipo di motore e alla classe di emissioni del veicolo. È vero: i proprietari di veicoli immatricolati in Germania devono pagare il canone.
Ma c’è un ma. Dovendo già pagare una parallela tassa sugli autoveicoli, per i tedeschi è stata stabilita un’esenzione da questa tassa. Di quanto? Coincidenze: della stessa cifra del canone infrastrutture (sino a un massimo di 130 euro).
Di fatto, quindi, i cittadini tedeschi non pagano le loro autostrade ma solo il bollo auto. La Germania però ha provato a “farla franca”, con ragionamenti molto filosofici che non sono però piaciuti all'UE.
Una pessima figura, a livello d’immagine, per la Germania.