A Donington tutti aspettavano Johnny Rea, invece i riflettori li ha presi il suo ex compagno, ovvero Tom Sykes. Il Cannibale si è infatti dovuto accontentare del quarto crono a fine giornata, in ritardo però di soli 79 millesimi dalla vetta. Bautista, diretto rivale nella corsa al titolo, è sesto, con un gap di meno di tre decimi.
“Stamani ho faticato nella FP1 – ha esordito Johnny – c’era poco grip sulla pista e di conseguenza soffrivo molto con l’anteriore nelle curve veloci. Siamo quindi tornati a un assetto diverso e le sensazioni si sono poi rivelate migliori. Il forcellone più lungo mi ha consentito di essere più efficace nelle frenati forti e allo stesso tempo avere una Kawasaki più stabile. Questa scelta mi ha dato maggiore fiducia, riuscendo a essere veloce e costante col ritmo”.
Eppure, nonostante la prestazione, Johnny non dimentica la gara dello scorso anno.
“In quell’occasione faticai particolarmente con le braccia, dato che sono arrivato sfinito a fine gara. Ho avuto modo di lavorare su questo aspetto, disputando una simulazione gara e devo dire che mi sentivo bene a guidare la moto. Non siamo lontani dalla vetta, sul passo mi sento fiducioso, ma devo cercare di migliorare il comportamento dello sterzo”.
Davanti a tutti c’è Tom Sykes, incalzato da Lowes e Razgatlioglu.
“Al momento Tom è il riferimento. Tra l’altro me lo aspettavo così competitivo, dato che la BMW sta seguendo le sue indicazioni e la moto è cresciuta particolarmente. C’è anche Toprak, il quale ha fatto un venerdì da protagonista. Io devo però rimanere concentrato su me stesso, cercando di essere forte sul ritmo come oggi”.
Tra i piloti che rincorrono spicca Bautista.
“Alvaro è tanti anni che non corre a Donington, è quindi normale che debba prendere fiducia con la pista, anche perché è la prima volta che corre su questo tracciato con la V4. Nella FP2 ha migliorato e sono convinto che domani sarà ancora più forte”