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Prova BMW M 340i xDrive: l'anello mancante della terra di mezzo

Si posiziona fra le berline di lusso e le sportive pure. La M340i riempie il vuoto di chi non voleva rinunciare al piacere della guida al volante di una berlina superperformante


Nel listino BMW non mancano certo le vetture sportive, ma forse si sentiva la necessità di una auto che fosse, in un certo senso, un tratto d'unione fra la sportivissima M3 e e la 330i, disponibile anche nella versione xDrive.

I duecentocinquantotto cavalli della 330i non sono pochi, ma sicuramente c’era chi senza arrivare ai 440 della più blasonata M3 sentiva la necessità di qualcosa di più.

Ed ecco che la BMW ha proposto la M340i che, in un certo senso, è l’anello mancante perché offre un mix speciale di prestazioni sportive e praticità. L'M340i è una novità assoluta per il 2020 sulla piattaforma G20 completamente riprogettata.

Il sei cilindri in linea, a Monaco, lo sanno fare davvero bene tanto da renderlo un tratto iconico della Casa dell’Elica ormai da diversi decenni. Nel caso della BMW 340i xDrive si tratta del 3 litri di cilindrata, ultima evoluzione dell’apprezzato ‘B58’. Si è fatto largo uso della lega d’alluminio per la realizzazione sia del basamento che della testata. Si è utilizzata anche la sofisticata soluzione costruttiva ‘closed deck’ che garantisce delle migliori prestazioni meccaniche del basamento rispetto alla soluzione ‘aperta’ di solito utilizzata nei motori meno prestazionali. Per migliorare l’efficienza interna del propulsore si è lavorato sui pesi di bielle e pistoni ricorrendo anche all’utilizzo dell’acciaio forgiato per l’albero motore. Per ridurre l’attrito sono state eseguite particolari lavorazioni sulle superfici interne dei cilindri applicando anche un rivestimento con spruzzatura ad arco.

IL MARCHIO DI FABBRICA

Queste scelte tecniche e progettuali permettono di incrementare, rispetto alla precedente versione, la potenza di 48CV e la coppia di 50 Nm. Tirando le somme si ottengono rispettivamente 374 CV tra 5500-6500 rpm e 500Nm tra 1850 e 5000 rpm. Il turbocompressore, con tecnologia twin-scroll, è dotato di un sistema di raffreddamento ad aria indiretta integrato direttamente nel sistema di aspirazione. Si ha il duplice vantaggio di ridurre gli ingombri e di accorciare la distanza che i flussi di scarico devono percorrere riuscendo ad incrementare rapidamente la pressione fin dai bassi regimi. La reattività della turbina è ulteriormente enfatizzata da una riduzione del 25% del momento d’inerzia. Il motore è dotato dei sistemi di fasatura variabile delle valvole – Valvetronic – e dell’albero a camme – Double Vanos -. Questi sistemi insieme all’adozione della iniezione diretta, aumenta la pressione da 200 a 350 bar, consentono al motore di aumentare le prestazione e ottimizzare consumi ed emissioni. Il propulsore è in regola con la normativa anti inquinamento Euro 6d-TEMP ed i consumi dichiarati nel ciclo combinato oscillano tra i 7-7,4 l/100km pari a circa 13,5 km/l.

Il 6 cilindri con distribuzione a 4 valvole per cilindro è in grado di sviluppare una potenza specifica di quasi 125 CV/l e con una massa vettura (DIN) di 1670kg si ottiene un rapporto peso/potenza pari a 4,5 kg/CV.

La trasmissione è affidata ad un cambio automatico ZF a 8 rapporti che regala il giusto compromesso tra fluidità e sportività di cambiata. E’ dotato di un sistema che limita lo slittamento del convertitore idraulico di coppia evitando ‘l’effetto scooter’. Gli 8 rapporti permettono di ottenere una corretta spaziatura per sfruttare al meglio il sei cilindri in linea. Si è intervenuti accorciando la prima per migliorare lo spunto e si è allungata l’ultima marcia per diminuire il numero di giri a tutto vantaggio di confort e consumi. Il numero di rapporti consente di ridurre la differenza del regime motore tra una cambiata e l’altra rendendo il passaggio meno percepibile e consentendo al motore di girare più spesso a regimi prossimi a quello ottimale. La sesta marcia la si potrebbe definire di ‘potenza’ essendo in presa diretta con rapporto 1:1 mentre le due successive sono di riposo. Immancabile, vista la tipologia della vettura, la possibilità di intervenire manualmente nella scelta dei rapporti, con la leva del cambio o tramite le palette al volante. Il launch control permette di coprire il classico 0-100km/h in 4,4s. La velocità massima raggiungibile è di 250 km/h.

L’INTEGRALE CHE GIOCA A FARE LA POSTERIORE

La trazione integrale ‘intelligente’ xDrive permette di variare, attraverso una frizione multidisco gestita elettronicamente, la potenza tra l’assale anteriore e posteriore. La possibilità di variare in continuo la ripartizione della potenza consente, lavorando in coppia con il controllo di stabilità (DCS), di esaltare la maneggevolezza e di aumentare la stabilità in base alla dinamica di guida e alle condizioni dell’asfalto. La ripartizione è ‘normalmente’ sbilanciata al posteriore per enfatizzare la sportività e restituire al guidatore sensazioni simili ad una trazione posteriore, ma l’elettronica è sempre vigile ed è in grado di trasferire all’occorrenza, in una frazione di secondo, maggior potenza all’assale anteriore o alle ruote posteriori. Scegliendo le modalità Sport o Sport+ lo sbilanciamento della potenza verso retrotreno viene accentuata per migliorare l’agilità della vettura aiutando a ‘chiudere’ le traiettorie con una lieve imbardata del posteriore.

Per aumentare il piacere di guida la vettura è dotata del differenziale sportivo M che regola, sempre sotto l’occhio vigile del DCS, la coppia di bloccaggio tramite una frizione a lamelle azionate elettronicamente. Minimizzando le differenze del numero di giri tra le ruote posteriori interna ed esterna alla curva, oltre a migliorare la dinamica di guida, aumenta la trazione specialmente nelle situazioni di fondo con livello di aderenza differenziato tra ruota destra e sinistra.

Il telaio, che si basa sulla nuova piattaforma CLAR, è il medesimo utilizzato dalla settima generazione di BMW serie 3 (G20) che fa registrare un -55 kg sulla bilancia rispetto alla precedente ‘F30’ grazie all’utilizzo di materiali più leggeri. Anche lo schema sospensivo è il medesimo. McPherson a doppio snodo all’anteriore e Multilink a 5 bracci al retrotreno. Di serie sulla M340i si trova il pacchetto M sport suspension con abbassamento dell’altezza di marcia di 10mm. I tecnici Bavaresi sono intervenuti anche sulla rigidezza delle molle, sugli elastomeri presenti nelle boccole ed in altri elementi sospensivi per enfatizzare la dinamicità di guida. Il sistema migliora ulteriormente la capacità di smorzamento lavorando in abbinamento al dispositivo ‘lift-related’ che interviene al retrotreno nella fase di compressione e all’avantreno nella fase di estensione della sospensione. Per i più esigenti è possibile richiedere anche le sospensioni a controllo elettronico che variano in modo continuo ed indipendente, attraverso delle valvole gestite da un algoritmo, sia la compressione che il ritorno in base al fondo stradale ed al carico sulla singola sospensione. Intervenendo sulle quattro modalità di guida si può scegliere gradualmente una risposta più confortevole o maggiormente sportiva.

I tecnici BMW sono intervenuti anche sullo sterzo ad assistenza variabile per migliorare il feeling con il pilota che in passato non è stato esente da critiche. La cremagliera dello sterzo ha una spaziatura dei denti differenziata. Nella parte centrale i denti sono più ravvicinati ottenendo una demoltiplicazione maggiore per avere una sterzo meno diretto e nervoso alle alte velocità in rettilineo. Andando verso gli estremi della corsa, il rapporto di sterzo diminuisce conferendo uno sterzo più pronto e diretto per riuscire ad affrontare le curve con minor angolo volante. Il diametro di sterzata è pari a 12m mentre il rapporto medio è di 13,6:1. Quest’ultimo è un valore piuttosto sportivo ma lontano dal 11,8 della Alfa Romeo Giulia che rappresenta il riferimento, quanto a precisione di guida, nella categoria.

LA ‘M’ CHE FA DIFFERENZA

Anche se la M340i non è la ‘vera’ M3 (prevista nei prossimi mesi) è dotata di diversi pacchetti M, oltre a quelli già citati, che aumentano le prestazioni e ne esaltano il piacere di guida rispetto alle altre versioni disponibili in gamma.

M Technic Package

La vettura è dotata di un efficiente sistema di raffreddamento per tenere alla corretta temperatura di esercizio gli organi della trasmissione, i freni ed ovviamente il motore. Quest’ultimo è dotato di un doppio circuito per le alte e basse temperature. I due sono messi in comunicazione attraverso una valvola che all’occorrenza può, temporaneamente, escludere il circuito di raffreddamento dedicato al basamento per ottimizzare il riscaldamento e migliorare il rendimento termico. Per i clienti più esigenti è previsto, come optional, il suddetto pacchetto che consiste in due radiatori aggiuntivi, rispetto al doppio circuito di raffreddamento, utili nei track days o nelle giornate particolarmente calde per mantenere sempre la corretta temperatura di esercizio.

M sport Brakes

L’impianto frenante è facilmente riconoscibile dalle pinze verniciate di blu con logo M. Non si tratta solo di un intervento estetico perché dietro si cela una taratura idraulica più sportiva che conferisce una corsa al pedale ridotta. I dischi sono tutti e quattro ventilati. I due anteriori, con un diametro di 348mm, sono morsi da pinze fisse a quattro pistoncini. Al retrotreno la misura dei dischi è ridotta di 3mm e le pinze sono flottanti a singolo pistoncino.

Il ‘massiccio’ impianto frenante può essere ammirato attraverso i cerchi da 18”, a canale differenziato, con gomme 225/45 all’anteriore e 255/40 al posteriore. Possibilità di attingere dall’ampio catalogo di accessori per scegliere diversi tipi di cerchi da 19”.  

La dotazione M comprende inoltre appendici aerodinamiche anteriori, spoiler posteriore e minigonne laterali. Ovviamente non hanno una sola funziona estetica ma concorrono attivamente ad aumentare l’efficienza aerodinamica ed ad aumentare la capacità di raffreddamento della vettura.  Il risultato ottenuto è un Cx di 0,26 per una sezione frontale di 2,22 m2. Anche all’interno dell’abitacolo c’è una forte caratterizzazione sportiva con i sedili in alcantara (la pelle è disponibile come optional) con cucitura a contrasto blu ed altri dettagli specifici M come volante e pedaliera.

IN 10 RIGHE, di Paolo Scalera

Vivere in famiglia significa adattarsi in modo continuo. Mettiamo che abbiate celebrato una promozione, o piuttosto la pensione, regalandovi una M3 od una M4. Ci avete fatto un bel po' di strada e ad ogni chilometro in più è in voi aumentato l'amore per quella macchina. Sportività, tenuta di strada, motore infinito, senso di appartenenza. La serie 'M' vi ha stregato. Pur tuttavia, anche se sono auto che possono essere usate tutti i giorni, non si utilizzano tutti i giorni. Ed è qui che si inserisce la M340i xDrive. L'anello mancante della serie M.

Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli

Situata nella terra di mezzo fra le berline e le sportive pure, al momento di cambiare, vi rendete conto che avete bisogno di qualcosa che anche vostra moglie, o la vostra ragazza possa guidare senza sentirsene intimidita. Una vettura meno appariscente, più a suo agio su qualsiasi terreno ma che non vi faccia rimpiangere la vostra 'M'.

I SUV non sono il vostro genere. Però l'inverno qualche scappata in montagna la fate. E poiché siete fedeli al marchio andate a guardare sul configuratore e c'è questa M340i xDrive che sembra veramente una auto interessante. E lo è!

I cavalli in meno di una M 'pura' nell'utilizzo normale praticamente non si sentono e, fra le mani, la M340i è reattiva e piantata in terra quasi come il vecchio amore. In più è riapparso il cruise control adattivo che è dannatamente utile in autostrada e che sulla M4 non è disponibile.

Inoltre - l'elettronica fa passi avanti - il pacchetto Driving Assistant rende la vettura più sicura, anche se bisogna abituarsi all'assistente per il cambio di corsia che è veramente proattivo e prende letteralmente lo sterzo in mano quando ci si dimentica di mettere la freccia durante un sorpasso, o più semplicemente si taglia inavvertitamente la striscia bianca.

Rispetto alle sorelle M3 e M4 il propulsore è ancora più pastoso (e parco nei consumi) tanto che non invoglia all'uso delle palette sul volante per l'utilizzo manuale del cambio ad otto rapporti. Tutto, insomma, pur disponendo di cavalleria a sufficienza, è pensato per un uso da Granturismo.

Gli optional, presenti in gran numero nel configuratore, permettono di ritagliarsi una macchina perfetta per le proprie esigenze, anche se incidono in maniera considerevole sul prezzo che parte da €70.400. Ed è facile farsi prendere la mano, leggete qui: fari e luci posteriori adattivi full LED, retrocamera, tergicristalli con sensore di pioggia, climatizzazione a tre zone, sistema di navigazione, sedili sportivi, tettuccio apribile, Apple CarPlay, Live Cockpit Professional, assistente personale intelligente, avviamento motore a distanza, baule elettrico, sospensioni M adattive, audio harman/kardon, ricarica wireless del telefono, controllo attivo della velocità di crociera, touch screen di navigazione da 10,25 pollici con dati sul traffico in tempo reale e sistemi di assistenza alla guida come l'avviso di deviazione dalla corsia e angolo morto, attenuazione delle collisioni anteriori e posteriori e rilevamento pedoni. Oltre ovviamente alle personalizzazioni su interni ed esterni che può portare ad un aumento del costo vicino a sfiorare i 20k.

Non è economica, ma se siete sensibili al fascino della 'M' e volete una vettura più versatile la M340i xDrive è la vostra macchina.

 

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