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MotoGP, Zarco: "A Misano con un nuovo telaio: Ducati crede in me, sono orgoglioso"

"Non era previsto di certo a marzo, ma in estate le cose sono cambiate. Ho provato diversi pezzi nuovi, in Ducati mi considerano un pilota ufficiale. D'altra parte ho firmato con loro il contratto"

MotoGP: Zarco:

Johann Zarco ha virtualmente perso il primo round con Pecco Bagnaia nella lotta per aggiudicarsi la Ducati del team Factory nel 2021. E' infatti una partita tra loro due per salire sulla moto orfana di Andrea Dovizioso, in una lotta che in ogni caso li vedrà entrambi vincenti perché sia il francese che l'italiano avranno in ogni caso a disposizione due GP21. Uno dei due la ammirerà vestita dei colori ufficiali e l'altro da quelli Pramac. 

Il podio di Bagnaia nel primo round di Misano gli ha senza dubbio aperto una corsia preferenziale, ma Zarco ha tutte le intenzioni di tornare in gioco e da un certo punto di vista la stessa Ducati ha deciso di 'aiutare' il francese almeno sul piano tecnico. Non bisogna infatti dimenticare che mentre Bagnaia corre con una GP20, Johann ha a disposizione una GP19. Il francese ha sempre sottolineato che le due moto in realtà non presentano differenze tecniche troppo marcate, ma durante il test di Misano qualcosa sulla sua moto è cambiato, rendendola di fatto una GP19,5. Almeno sul piano tecnico, la sfida con Bagnaia continuerà ad essere molto equilibrata. 

"Sento un grandissimo supporto da parte di Ducati - ha dichiarato Zarco -  durante i test mi hanno fatto provare diverse novità sul telaio. Ne sono stato felice, anche del modo in cui abbiamo parlato e preparato questo test. Mi trattano come un pilota ufficiale ed in effetti io ho un contratto con Ducati. Se loro pensano di poter prendere informazioni da me, mi fanno provare novità".

Quindi la tua moto sarà diversa in gara rispetto a quella che hai utilizzato domenica scorsa?

"La mia moto sarà leggermente diversa rispetto all’ultima gara. Utilizzerò le novità perché mi ci sono trovato molto bene durante i test. Avrò in ogni caso nel box le vecchie parti, perché abbiamo riscontrato che con alcuni assetti funzionano benissimo. Non si tratta di un singolo pezzo che cambia la situazione, ma voglio in ogni caso continuare a lavorare sui nuovi pezzi perché così posso anche fornire informazioni alla Ducati, una cosa che mi rende orgoglioso".

Si è trattato di un fuoriprogramma, oppure già sapevi che avresti provato delle novità?

"Non era stato programmato a Marzo di darmi questi pezzi, ma è stato deciso durante l’estate. Per me va benissimo così, io sento che tanti ragazzi lavorano per me in Ducati, mi sento supportato". 

In generale che sensazioni ti sei portato dietro da questi test?

"I test sono andati molto bene, sono rimasto anche sorpreso di essere riuscito a fare così tanti giri. Sono stato davvero in forma per tutta la giornata. Non mi aspettavo di fare 100 giri, anche perché in ogni sessione abbiamo lavorato bene, siamo stati veloci e costanti. Abbiamo provato diversi assetti sulla moto per avere maggiore confidenza con il posteriore. E’ stato importante perché abbiamo avuto il tempo di fare comparazioni, di sperimentare una soluzione, poi un’altra e tornare indietro. Questo è il modo migliore per capire a che punto sei. Non so se tutto questo lavoro mi basterà per essere sul podio, ma finire il test girando sul passo del 1'32" sicuramente è un segnale che in questo fine settimana potrò essere veloce e magari cercare di fare meglio rispetto a domenica scorsa". 

Hai avuto anche un piccolo imprevisto, una caduta strana. 

"Sono caduto uscendo dalla pitlane, una cosa difficile da aspettarsi. Quando esci dai box cerchi di vedere i piloti che arrivano. Io mi sono distratto, ho cambiato marcia senza volerlo e il motore mi ha dato più spinta di quello che mi aspettavo, non avevo entrambe le mani sul manubrio. Sono caduto, ma per fortuna sulla moto si sono rotte solo parti di plastica e le carene. Niente di troppo importante. E’ stato fondamentale poter ripartire subito con la stessa moto, perché i tecnici volevano conferme riguardo le sensazioni che avevo raccolto precedentemente. Sono caduto due volte durante il fine settimana, in MotoGP è davvero strano quello che può succedere perché può capitare di cadere anche in pieno rettilineo. Sulla stessa moto quando tutto è a posto puoi spingere a certe velocità in curva che sembrano impossibili perfino per noi piloti. Altre volte basta una piccola distrazione in rettilineo e sei a terra! Questo il piccolo paradosso della MotoGP".

Hai sperimentato il sistema radio?

"Non ho provato il nuovo sistema di comunicazione con i box via radio, perché secondo me le informazioni che abbiamo attualmente sulla strumentazione sono parecchie. Penso che ci dovrà essere un’evoluzione a questo sistema, al momento è forse acerbo. Nei test poi io volevo concentrarmi sull’essere veloce e c'erano tanti altri piloti che l'hanno provato offrendo dei feedback". 

Oggi è stata diffusa la lista dei piloti che gireranno a Portimao con le moto stradali. Ci sarai anche tu, cosa ti aspetti dal tracciato nell'Algarve?

"Mi aspetto di stare vicino al mare, il che non è male! E’ una bella pista, proverò con la Panigale V4 per iniziare a capirla, per ricordarla. Ci ho girato con una R6 cinque anni fa e non ricordo neanche tutte le curve. Sarà importante andare a girarci e prendere confidenza con la pista. E’ sempre bello correre su una pista nuova. La pista è bella, non ci sono ripartenze da quasi fermo, ci sono saliscendi che possono essere difficili con una MotoGP, dovremo essere bravi a gestirli. Secondo me sarà divertentissima per i piloti Moto3, mentre già i piloti della Moto2 saranno un po’ al limite, perché adesso quelle moto sono davvero potenti. Per la MotoGP non so cosa aspettarmi, secondo me ci sarà pochissima differenza tra i nostri tempi e quelli della Moto2. Sono curioso di andarci a girare, ma in effetti sembra una pista complicata per poter utilizzare davvero tutta la potenza della moto".  

 

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