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Aleix Espargarò: “A Jerez barriere vicine e le MotoGP sempre più veloci"

“Ogni volta dobbiamo aspettare le cadute per capire la pericolosità della pista. In gara ci sarà da divertirsi, proverò a giocarmela con Ducati e Suzuki. Purtroppo fatichiamo con la gomma nuova. Jerez”

MotoGP: Aleix Espargarò: “A Jerez barriere vicine e le MotoGP sempre più veloci

Un sabato un po’ tribolato quello di Jerez per Aleix Espargarò, che ha dovuto fare i conti con due cadute nelle FP4, per poi accontentarsi dell’ottavo crono in qualifica. Lo spagnolo dell’Aprilia scatterà quindi dalla terza fila, preceduto dalla Yamaha di Maverick Vinales.

Nonostante i 330 millesimi incassati dalla M1 di Quartararo, da parte del numero 41 sembra trapelare la giusta fiducia in vista della gara di domenica.

“Peccato per le due cadute di fila – ha esordito Aleix – stamani sono stato molto competitivo con le gomme usate sul passo gara, mentre al pomeriggio ho rimediato due cadute. La prima è stata colpa mia, dato che ho perso l’anteriore e sono finito a terra, mentre in occasione della seconda la gomma era consumata. Sono però soddisfatto, anche se in qualifica fatichiamo, dato che il limite dell’Aprilia è quello di non sfruttare al meglio lo pneumatico nuovo”.

La sua mente è però rivolta alla domenica.
“L’obiettivo è quello di lottare per la top five in gara, nonostante la partenza dalla terza fila. Dovrò cercare di guadagnare delle posizioni al via, anche se non sarà facile, dato che avrò vicino a me le Suzuki e le Ducati. In prima fila ci saranno poi le M1 di Morbidelli e Quartararo e me le aspetto veloci. Sarà un GP divertente qua a Jerez e farò di tutto per fare una bella gara e giocarmela con Ducati e Suzuki".

Tra i temi si parla poi di sicurezza, dal momento che non mancano i punti interrogativi dopo quanto visto oggi.
“Sembra che a Jerez dobbiamo aspettare le cadute per capire quanto sia pericoloso il tracciato per colpa delle vie di fuga. Le barriere sono molto vicine alla pista e la MotoGP sono sempre più veloci. La conosciamo bene questa pista, non credo sia una novità. La curva 7, giusto per fare un esempio, ha gli airfence vicinissimi alla pista. Di questo tema se ne è discusso in Safety Commission e penso che il prossimo anno ci saranno alcune modifiche ad alcune curve”.

L’ultima considerazione riguarda le sue condizioni di salute dopo la doppia caduta.
“Mi sono recato per un controllo clinica mobile, dato che il manubrio è finito sul braccio e ho un ematoma. Nulla  di grave però. Dispiace non essere riuscito a fare una migliore qualifica, dato che puntavo ad essere più avanti sullo schieramento”.

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