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SBK, Estoril: il Bello, il Brutto, e il Cattivo

Mugello ed Estoril: un fil rouge unisce Ducati tra rimpianti e regali, Rea ringrazia, Gerloff si rivela irruento e ai nostri colori non resta che consolarsi con la promessa Bernardi

SBK: Estoril: il Bello, il Brutto, e il Cattivo

È un weekend in cui si mescolano gioie, lacrime e delusioni. Dall’ambizione di riaprire il sogno iridato a quella che rischia di essere una condanna a tutti gli effetti, consumatasi nell’arco di sole 24 ore. Non vogliamo quindi essere nella testa di Pecco Bagnaia e Scott Redding, i quali si sono passati il testimone nel giro di un’ora e mezza, confezionando un regalo a chi non ne aveva per niente bisogno.

Tra Mugello ed Estoril si concretizza quindi la domenica dei rimpianti, dove non resta che leccarsi le ferite. Vuoi per gli errori propri e anche quelli altrui. Ne sa qualcosa Michael Rinaldi, ritrovatosi a terra per colpa di un irruento Garrett Gerloff. E allora consoliamoci con i più giovani, ovvero Locatelli e Bernardi, due che hanno voglia di bruciare le tappe e tenere alto il tricolore nelle rispettive categorie.  

IL BELLO – Dire Rea sarebbe semplice e sprecato. E allora i titoli sono per Luca Bernardi, che al secondo round nella SuperSport brilla sul podio dell’Estoril. Non male come impatto quello del portacolori CM Racing nella categoria. Il talento c’è e si vede, anzi l’avevamo già scoperto in tempi non sospetti nel CIV. Il giovane di San Marino ci ha però tenuto a ribadirlo e adesso non resta che confermarsi. Tra due settimane ci sarà infatti una tappa particolare, ovvero il round di Misano, il palcoscenico ideale per ribadire le proprie qualità.   

IL BRUTTO –  Toprak Razgatlioglu è stato punito con due long lap penalty per partenza anticipata, mentre Scott Redding con sei secondi di penalità per aver commesso la stessa infrazione. A questo punto qualcosa non ci torna. Perché aver aspettato quasi due ore per sanzionare il pilota della Ducati, mentre con il turco si è deciso di procedere nell’immediato? Qualcosa non ci torna.  

IL CATTIVO – Garrett Gerloff è giovane, ha talento e ben presto conquisterà la prima vittoria in Superbike. Di questo non c’è dubbio. Peccato a volte si riveli un po’ troppo irruento e si lasci prendere dalla situazione. Ne sanno qualcosa Laverty e Sykes, stesi lo scorso anno a Magny-Cours, e lo ha capito anche Rea, che per poco non finiva a terra ad Aragon, cosa che purtroppo non è riuscito ad evitare ieri Michael Rinaldi, travolto sfortunatamente dalla R1 dell’americano. Questa volta ci si è però messa di mezzo pure la sfiga.  

LA CONFERMA – Vuoi o non vuoi Rea è sempre lì. Dopo Gara 1 il suo vantaggio nel Mondiale era sceso a soli 8 punti su Redding, 24 ore dopo è invece schizzato a +38. A voi ogni commento.

LA DELUSIONE – Visto quanto fatto ad Aragon, ci aspettavamo qualcosa di più da Tom Sykes e la BMW. Invece il 66 deve fare i conti con un weekend incolore, sconfinato a fare da spettatore, tanto da essere oscurato da Eugene Laverty, che si è presentato ai blocchi di partenza avendo disputato un solo test. A Misano l’esame di riparazione.

L’ERRORE – Questa volta abbiamo l’imbarazzo della scelta. La caduta di Redding con tanto di falsa partenza, che coinvolge anche Toprak, senza scordarsi la scivolata del poleman Caricasulo, così come quella di De Rosa mentre si giocava la vittoria. A voi la scelta!

LA SORPRESA – Per Andrea Locatelli non è stata cosa semplice cucirsi su misura questa R1, ancora di più se ti ritrovi a fare i conti con degli ossi duri come Razgatlioglu e Gerloff. Invece lui non si è mai perso animo, lavorando a testa bassa e credendo nelle sue qualità. Il quinto posto di ieri lo ripaga per quanto fatto durante la preseason e nell’inizio di stagione. La strada è tracciata, non resta che percorrerla.   

IL SORPASSO Rea che attacca in curva 3 e Redding che tenta di rispondergli finendo a terra. È qua che si è decisa Gara 2 all’Estoril con la manovra del Cannibale che ha poi portato all’errore il suo diretto rivale.  

LA CURIOSITA’ – Ducati Aruba esce da Gara 2 con zero punti, avete letto bene! Non capitava dal round di Jerez di due anni fa, quando Bautista finì a terra in curva 1, mentre Davies cadde in seguito al contatto con Melandri.

IO L’AVEVO DETTO“Estoril non è la nostra pista”. Così aveva detto Rea dopo Gara 1. Mai fidarsi del Cannibale!

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