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MotoGP, Quartararo: "Con o senza Marquez, il titolo ora è a casa mia"

VIDEOINTERVISTA ESCLUSIVA - "L'uomo da battere nel 2022 è Bagnaia. Non c'è niente di speciale nello stare con la stessa marca per tanti anni, l'importante è essere sulla moto migliore"

MotoGP, Quartararo: "Con o senza Marquez, il titolo ora è a casa mia"

Lo scorso anno ha conquistato il titolo MotoGP, ora dovrà difenderlo. Fabio Quartararo è l’uomo sotto i riflettori, non solo in pista ma anche sui tavoli del mercato piloti. Il campione del mondo ha parlato delle sue aspettative e anche del suo futuro in una videointervista esclusiva che potete vedere qui sopra.

Com’è stato questo inverno da campione del mondo?
Bello e lungo, mi sono allenato abbastanza duramente con tanta voglia di tornare in pista”.

Nessuna festa?
Qualcuna sì, soprattutto con la mia famiglia e prima con la mia squadra. Non però mai smesso di allenarmi, facendo tanto motocross e flat track”.

La tua vita, dopo avere vinto il titolo, è cambiata tanto?
Sì, è stato diverso, prima nessuno mi riconosceva mentre ora di più. A ottobre e novembre ho avuto tanti impegni con i media e stavo dappertutto, è stato un boom per la MotoGP e ora c’è molta più gente che mi conosce in Francia, anche se ci sono stato poco. Mi sono allenato ad Andorra”.

Il clima qui a Sepang è un po’ diverso…
Sono contento di essere al caldo (ride)”.

Sei già stato al box per vedere la nuova moto?
Sono completamente smontate, c’è una ruota da una parte e l’altra dall’altra. Ora la moto non riesco a riconoscerla, vediamo come andrà nei test”.

Quello che vuoi è maggiore velocità massima.
È il punto dove dobbiamo migliorare, la moto va molto bene ma, come avevo detto a Jerez, dobbiamo lavorare su aerodinamica e velocità massima. Per me sono le due cose più importanti da migliorare”.

È diverso iniziare la stagione essendo l’uomo da battere?
Tanta gente mi dice che avrò più pressione, ma per me non è così. Alla fine non avevo mai vinto un campionato, né in Moto3 né in Moto2, ci sono riuscito in MotoGP, era il mio sogno più grande e questo mi ha tolto una pressione enorme. Ci sono tanti piloti che arrivano in MotoGP e non ci riescono, io sì e mi sento molto più libero, libero di guidare. Come lo scorso anno, il mio principale obiettivo è vincere delle gare”.

C’è ci sostiene che il tuo titolo e quello di Mir valgano meno perché non c’era Marquez. È uno stimolo in più confrontarti con lui?
Con o senza Marc, alla fine io ho vinto 5 gare. Inoltre, lo scorso anno Marquez c’era, anche se non al suo massimo livello. Per me Marc è il riferimento degli ultimi 10 anni, ma prima lui non c’era, che sia o meno presente il titolo mondiale è a casa mia e per me non c’è nulla di strano”.

Il finale dello scorso anno è stato sotto il segno di Bagnaia e della Ducati, ti preoccupano? Dall’Igna ha detto anche di avere trovato qualche cavallo in più…
Spero che abbia detto una bugia (ride) altrimenti sarà un problema per noi. Vedremo quando proverò la nuova moto, ma noi dobbiamo restare concentrati su noi stessi. Nello scorso finale di stagione, avevo fatto un errore a Portimao e quella di Valencia era stata la mia peggiore gara, ma ero arrivato 5°. Bagnaia non aveva nulla da perdere, mentre io, dopo il titolo, avevo la stessa motivazione ma inconsciamente non ero lo stesso. Pecco, più che le ultime gare, ha fatto una seconda parte di stagione veramente incredibile, per me è l’uomo da battere per il 2022”.

Sono tanti i contendenti per il titolo, può essere il campionato più incerto degli ultimi anni sulla carta?
Ogni volta siamo tutti più vicini, dopo il primo podio di Aprilia a Silverstone. A Valencia, nelle FP3, tutti eravamo in meno di un secondo. Negli ultimi tre anni la distanza fra i piloti è diventa piccolissima”.

Chi vince è il migliore, hai ancora dei difetti?
Ne ho ancora tanti, per questo ogni anno lavoro per imparare. Devo migliorare sul bagnato, in condizioni miste, sempre si può migliorare. Penso che Marquez e Valentino ti darebbero la stessa risposta: ogni anno si fa un passo in avanti. C’è sempre qualcosa da imparare”.

Questo è un anno particolare perché tutti i piloti sono in scadenza di contratto, vuoi decidere il tuo futuro in fretta?
Al momento non ho fretta, sono concentrato sul fare un buon lavoro per questa stagione. Mi fido al 100% del mio manager e so che sta lavorando, un giorno ci parleremo per decidere. Per il momento sono concentrato su questi test”.

Ti piacerebbe diventare la bandiera della Yamaha o sei curioso di cambiare moto?
Nel passato, prima di arrivare in MotoGP, ho cambiato moto e squadra ogni anno. Non è qualcosa di speciale per me restare con la stessa marca per tanti anni, la cosa importante è essere sulla migliore moto”-

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