Tu sei qui

MotoGP, Vinales: "Voglio essere il primo pilota a vincere con tre moto diverse"

"Voglio essere costante, fare bene in una gara e male in quella dopo ha un impatto negativo anche su di me come pilota". Aleix: "Tre giorni di test sono eccessivi, meglio correre su più circuiti"

MotoGP: Vinales:

Per Aprilia, la terza giornata di test a Mandalika si chiude nuovamente con un risultato più che positivo, Aleix Espargarò segna il quarto tempo davanti a Bagnaia, Maverick è settimo davanti a Marc Marquez. Risultati che dimostrano il grande passo in avanti, che si mostra in un'ottima condizione per poter affrontare un campionato che si preannuncia molto competitivo.

Anche il suo compagno di box, Maverick, si mantiene cauto sulle previsioni di campionato, sebbene dai test le premesse siano più che positive, anch'egli preferisce mantenere i piedi per terra conscio della differenza tra test e gare vere e proprie.

"Questi sono stati tre giorni di test molto positivi per noi - interviene poi Maverick Vinales - abbiamo capito molte cose sulla moto , anche quando abbiamo avuto problemi per via delle condizioni del tracciato, è stato utile per vedere come reagiva la moto, Penso che il lavoro svolto sino ad ora sia stato nella giusta direzione, ma questo pomeriggio farò altri giri perché c'è ancora da lavorare, anche se i test non sono tutto, ci sono dati che si possono ottenere soltanto durante una gara. Nel complesso posso dirmi ottimista, anche se il feeling con la moto non è ancora perfetto siamo già nella top 5 quindi le premesse sembrano buone".

Puoi essere più specifico, su cosa senti di dover ancora lavorare?
"Nel complesso i risultati sono stati positivi in questi tre giorni di test, ma sento di non aver ancora dato il massimo con questa moto. Sopratutto anche sull'aerodinamica penso ci siano margini di miglioramento , ma credo che riusciremo ad avere le idee più chiare solo dopo le prime gare".

Quali sono le tue aspettative per la stagione?
"Il mio sogno sarebbe di vincere anche con questa moto. Sarei l'unico pilota nella storia a vincere con tre case diverse, e portare Aprilia alla vittoria è già di per se uno dei miei obiettivi, ma prima di tutto ciò, dobbiamo essere realistici e continuare a lavorare per perfezionare la moto in modo da essere in grado di competere coi nostri avversari. Dobbiamo tenere i piedi per terra, servirà del duro lavoro e non sarà facile. Abbiamo ancora dei problemi in termini di aderenza, ma i risultati dei test sia qui che a Sepang hanno dimostrato che abbiamo già un buon passo gara".

Quest'anno gareggerai in un team che beneficia delle concessioni, cosa ne pensi?
"Questa cosa mi tranquillizza molto. Il fatto di avere più test a disposizione e di aver già fatto bene in questi test mi rassicura della possibilità di poter lavorare con più calma per migliorare ancora di più la moto. E' anche una sfida personale, sto migliorando con questa moto ed anche il team sta imparando a capire ciò di cui ho bisogno, quindi nel complesso sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose".

Ci saranno altri test prima dell'inizio del campionato?
"Prima del Qatar non sarà possibile, logisticamente la moto non potrebbe fare due viaggi, ma sicuramente più avanti prima dell'America ne faremo degli altri. Abbiamo bisogno di altri test, io ne ho bisogno per carpire il mio potenziale su questa moto ed il potenziale della moto stessa. Il Qatar è un tracciato che amo e che conosco bene, quindi spero di poter iniziare il campionato con una nota positiva. Se così non fosse vorrebbe semplicemente dire che dovremmo lavorare ancora più duramente".

Se potessi chiedere qualcosa ad Aprilia, cosa ti viene in mente?
"La costanza delle prestazioni senza dubbio. Il mio desiderio è riuscire ad avere una moto che possa dare il massimo in ogni tracciato, anche perché fare bene in una gara e male in quella dopo ha un impatto negativo anche su di me come pilota".

Aleix: "tre giorni sullo stesso circuito sono troppi"

Aleix sin è dichiarato soddisfatto dei passi in avanti di Aprilia, ma conscio del livello delle moto e dei suoi rivali di quest'anno mantiene i piedi saldamente a terra e non si sbilancia troppo sulle previsioni di campionato.

"A essere del tutto sinceri - ci racconta Aleix - finire soltanto tra i primi sei nel campionato non sarebbe il mio obiettivo. Sono una persona molto competitiva ed entro in pista per vincere, ma è anche importante essere soddisfatti del lavoro svolto e questo anno sicuramente voglio ottenere dei risultati migliori rispetto al campionato 2021. L'anno scorso ho chiuso la stagione ottavo, realisticamente riuscire a sfondare il tetto dei 200 punti e migliorare è un obiettivo raggiungibile, vincere non sarebbe una impresa facile. Penso che stiamo lavorando molto bene, anche se la moto ha ancora bisogno di alcune rifiniture e siamo ben consci che questi test non sono una gara vera e propria. Nel complesso il passo in avanti c'è stato e di questo ne siamo felici".

Quindi per essere sicuri di questo miglioramento servirebbe un podio?
"Ovviamente cercheremo di vincere, come tutti del resto, ma probabilmente questo campionato 2022 sarà il più competitivo che si sia mai visto in MotoGP da molti anni. Sia le moto che i piloti sono tutti ad un livello altissimo, ma ci siamo avvicinati e mi impegnerò al massimo per ottenere dei risultati".

Quale pensi sia stato il cambiamento maggiore che Aprilia ha portato in questa stagione? Anche il team factory è cambiato, questo in che modo influirà?
"Non parlerei di rivoluzione della moto, ma ogni singolo aspetto di essa è migliorato. Il passo in avanti c'è stato ed è sensibile, l'aerodinamica è migliorata, il motore è più potente, abbiamo guadagnato molto sia in accelerazione che in curva. Quanto al team, abbiamo sempre pensato di essere il team factory, Aprilia si è impegnata molto considerando che siamo quasi partiti da zero. Abbiamo anche nuovi elementi nel team, penso che il cambiamento sia avvenuto in modo del tutto naturale e penso che sia più che meritato".

Molti piloti si sono lamentati della fatica durante questi tre giorni di test, sei dello stesso parere?
"Ne abbiamo parlato in safety Commission. Secondo me non ha senso fare tre giorni di test su uno stesso circuito, siamo piloti ma non siamo macchine. Avrebbe più senso magari fare test su più circuiti, magari tre anziché due, ma sempre concentrati in due giorni. Il problema è che il terzo giorno è quando si cerca di dare il massimo con la moto, ma in queste condizioni si arriva già stanchissimi".

Hai già fatto una simulazione gara? Hai anche parlato della possibilità di essere frenato dalle altre moto ora che Aprilia ha acquistato molta più velocità in curva.
"Si, sfortunatamente non ho potuto provare con le nuove gomme quindi farò una simulazione nel pomeriggio. Il punto è che i test e le gare sono situazioni radicalmente diverse. In gara tutto cambia, la temperatura delle gomme aumenta, quindi fare bene nei test anche se si ha un buon passo gara non significa che sarà facile vincere. Quindi si, è possibile che quella situazione si presenti, e che quel vantaggio non si riesca a sfruttare in gara".

Guardando alla costituzione dei piloti, sembrate tutti sempre più magri. La dieta è diventata una parte fondamentale in motoGP?
"Non tutti i piloti sono così magri, ovviamente dipende anche dall'altezza del pilota stesso. Sotto il metro e settanta tenersi sui 60 chili non è troppo difficile, si può anche andare in palestra per avere più forza. Per chi è più alto invece le cose si complicano, bisogna trovare il giusto equilibrio tra forza e peso, nel mio caso addirittura a volte non posso neanche bere per non perdere accelerazione e prestazioni, non è facile".

Articoli che potrebbero interessarti