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SBK, Petrucci: “Vado in America senza rimorsi, vorrei una wildcard in Superbike”

“Pensavo che la MotoGP mi mancasse dopo l’ultima gara di Valencia, invece ho semplicemente cambiato genere, come i musicisti. Nel MotoAmerica saremo tutti sulla stessa barca”

SBK: Petrucci: “Vado in America senza rimorsi, vorrei una wildcard in Superbike”

Quello di Misano è stato il suo ultimo test prima di volare in America. Nonostante le condizioni di salute non al top, complice la frattura al collaterale sinistro rimediata in allenamento col cross, Danilo Petrucci ha portato avanti il lavoro in sella alla Panigale V4 con gomme Dunlop.

Da parte del portacolori Ducati c’è fiducia per l’avventura che lo aspetta negli States, ma al tempo stesso non mancano gli interrogativi legati a cosa gli riserverà questo nuovo capitolo della sua vita tutto da scoprire. Di quelle che sono le sue ambizioni e molto altro ci ha parlato il pilota ternano al termine dell’ultimo test andato in scena in Riviera.

“Quelli di Misano sono stati due giorni abbastanza complicati – ha commentato - le gomme Dunlop sono completamente diverse e per me è tutto nuovo. Inoltre non abbiamo dati su cui basarci. Ad un certo punto volevo fare provare la moto a Pirro con l’intento di aver un suo giudizio, ma purtroppo non siamo riusciti a organizzare. Devo dire che in quest’ultimo test, a causa del grip, ho faticato molto più rispetto a Portimao, dove i riscontri erano stati positivi”.

Petrux inizia quindi a volgere lo sguardo agli States.

“L’unico alibi è che in America i tracciati sono diversi e la Dunlop ha ben cinque mescole da utilizzare. Al momento non ho ancora provato le due gomme da gara, dato che fino ad oggi ci siamo concentrati esclusivamente sull’assetto. Con lo pneumatico duro ho riscontrato delle ottime sensazioni, mascherando in parte le vibrazioni che avvertivo sulla moto”.

Intanto, al via della stagione, mancano meno di tre settimane. Per Danilo e Ducati si preannuncia quindi una corsa contro il tempo.

“Non so se proveremo nuovamente in America, andremo là al buio. Mi dà comunque grande fiducia il lavoro del team, dato che l’appoggio di Ducati è grandissimo, molto più di quanto ne avesse Baz lo scorso anno. In America saremo tutti nella stessa barca. Partiremo da Austin, una pista che conosco bene, mentre in quelle seguito dovrò imparare velocemente”.

Chissà mai che in futuro non vedremo Petrux pure nel Mondiale SBK?

“Mi piacerebbe molto fare qualche wildcard in questo 2022 con l’obiettivo di capire e scoprire la categoria. Prima però vorrei vincere il MotoAmerica, dato che come ben sappiamo è la priorità. Che dire, sono pronto e carico per questa nuova sfida”.

Rimpianti?

“A fine 2021 avevo voglia di cambiare, più o meno come un’artista, che dalla musica classica passa al rock. Quando sono in moto mi diverto e a fine stagione non avevo grandi possibilità, così ho deciso di prendere un’altra strada. Non penso di aver sbagliato a lasciare la MotoGP, tantomeno ho rimorsi. Sarebbe però figo entrare in quel club che ha vinto in MotoGP, Dakar e magari pure la SBK”.

Un nuovo capitolo della vita di Danilo è quindi pronto ad aprirsi.

“Negli ultimi mesi ho faticato molto. Dopo aver chiuso con la MotoGP pensavo di soffrire, invece non è stato così, perché la Dakar mi ha dato grandi stimoli e ora eccomi pronto per l’America. Purtroppo, quando sono tornato dalla Dakar, ero abbastanza acciaccato. Mi piacerebbe avere un altro mese di riposo, ma tra poco partiremo. Dentro di me sono fiducioso e carico con l’obiettivo di stare davanti”.      

 

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