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MotoGP, A. Espargarò: “L’Aprilia vibrava, temevo di perdere i pezzi”

“I problemi li ho iniziati ad accusare nel giro di formazione, mi sembrava di girare come una Moto2. Quartararo? 30 punti non sono niente. Se lui cade ad Assen e io vinco sono di nuovo sotto”

MotoGP: A. Espargarò: “L’Aprilia vibrava, temevo di perdere i pezzi”

Un quarto posto dal retrogusto amaro. Aleix Espargarò nutriva ben altre aspettative nella domenica del Sachsenring, ma è bastato poco per capire che non sarebbe andato secondo i piani. Una gara di sofferenza, dove lo spagnolo si è ritrovato a lottare con l’Aprilia, dovendo consolarsi con un quarto posto nel giorno in cui Quartararo trionfa in solitaria.

A spiegare quanto accaduto è il numero 41 nel post gara.

“Non è stata una gara positiva – ha ammesso Aleix - nel giro di formazione ho iniziato a sentire l’anteriore vibrare. In quel momento ho detto: non è possibile che dovrò fare tutta la gara con la moto che vibra. Peccato, perché è stato un qualcosa di veramente strano e per tutto l’arco del Gran Premio ho accusato continue vibrazione alla gomma davanti. Io ho comunque spinto, dando tutto quello che avevo, portando alla fine a casa un quarto posto”.

Aleix è evidentemente deluso.  
“Al venerdì ho utilizzato lo pneumatico duro e le sensazioni erano ottime, mentre nel terzo settore, che era il mio punto forte, continuavo a soffrire. Giravo sull’1’22 alto in gara e mi sembrava di girare come Fernandez nella gara della Moto2. Ho cercato di controllare, ma avevo grande preoccupazione, dato che temevo saltassero dei pezzi dalla moto. Fortunatamente però sono arrivato al traguardo”.  

Al termine della corsa, il numero 41 ha poi parlato con Michelin.  
“Gli ho detto che la gomma lamentava vibrazioni, ma a me interessa poco il loro giudizio, dato che ormai la gara si è conclusa.  Ero frustrato quando ho iniziato ad accusare queste anomalie. Fortunatamente ho visto che nel finale anche gli altri calavano e sono arrivato quarto”.

In tutto ciò Quartararo è in fuga Mondiale, ma questo non sembra preoccuparlo.
“Trenta punti di distacco non sono niente, dato che se Fabio cade ad Assen e io vinco gli torno sotto. Il problema è che Fabio è velocissimo la domenica. Il Mondiale comunque è ancora lungo, ci sono tantissime gare e in passato abbiamo visto Quartararo commettere degli errori nella seconda parte di stagione. A me dispiace tanto per oggi, perché senza il problema avevo il ritmo di Zarco”.

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